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Chiesa di San Rocco del Popolo fu edificata dal popolo spinosese, in rivolta contro una famiglia nobile del borgo che voleva gestire a proprio vantaggio il culto del santo.
Per opporsi, il popolo fece erigere questa seconda Chiesa "del Popolo", con una nuova statua del Santo, che durante la festa veniva portata in processione contemporaneamente all'altra.
L'Arciprete Vincenzo Frezza, nel tentativo vano di placare gli animi, fece erigere una terza statua che fu battezzata "San Rocchetto" per le dimensioni ridotte (oggi esposta nella Chiesa Madre). Le alte sfere ecclesiastiche risolsero la polemica proclamando il culto del Popolo come l'unico culto.
La singolare storia delle "Tre Statue e due Cappelle", ancora oggi - a distanza di un secolo - divide gli storici locali.
La Chiesa presenta una facciata in stile neoclassico. Al suo interno custodisce un dipinto del Santo, risalente al 1908, eseguito dal famoso pittore lucano Michele Tedesco: "Sacra famiglia con San Rocco orante".
La navata unica, con struttura in muratura di pietra locale, ha una copertura con volta a botte finemente decorata.
Nel 1990, sono stati eseguiti degli interventi strutturali e l'altare è stato rivolto verso il popolo.
Curiosità
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Michele Tedesco è un famoso pittore lucano, considerato uno dei protagonisti dell'epoca. Nato a Moliterno, fu abbandonato dal padre e cresciuto da uno zio materno che viveva a Spinoso, l'abate Antonio Racioppi, educatore presso la "Scuola Romantica Spinosese". Qui rivelò subito la sua vocazione per l'arte. Si trasferì poi a Napoli con suo zio, ma mantenne un forte legame con la sua terra di origine.
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Il dipinto di San Rocco è l'unica opera di carattere religioso realizzata dal pittore lucano, che egli realizzò per sostenere la rivolta dei credenti di Spinoso.