La
Chiesa di Santa Cristina si trova nella frazione
Lilliano di Castellina in Chianti, nel cuore della Val d’Elsa, e fa parte insieme all’oratorio dell’omonima Pieve.
Sembra esistesse già nel
X secolo, come si evince da un atto di donazione di Lilliano alla Badia di Marturi da parte del Marchese Ugo di Toscana, in cui viene menzionato il Castello di Lilliano e pare una coeva Chiesa altomedievale, ma non si hanno notizie certe.
Di sicuro viene menzionata nel
1189, nella lista delle chiese battesimali inserita nella bolla concistoriale di Clemente III al Vescovo di Siena Bono, e fu ricostruita nelle forme attuali nel corso del
Duecento, dopo che Lilliano passò sotto la giurisdizione di Firenze.
Durante il
Cinquecento alla Chiesa fu aggiunto l'oratorio e nel
Seicento l’interno fu parzialmente restaurato e venne eretta la facciata. Solo nell’
Ottocento fu innalzato l’odierno campanile a pianta quadrata e nuovi interventi di ristrutturazione furono intrapresi nel corso del
XX secolo.
Oggi la Chiesa, in stile tardo romanico, presenta
l’originale facciata seicentesca a filaretto di pietra alberese, ben conservata, grazie soprattutto alla pregiata qualità della pietra utilizzata per il rivestimento. Guardando di fronte, potrete vedere l’antico portale d’ingresso, molto semplice, e sopra di esso una lunetta che probabilmente custodiva un piccolo affresco di cui, però, non è rimasta alcuna traccia.
In alto, troverete una
grande monofora, quasi sicuramente originale, e una
ghirlanda di terracotta smaltata con lo stemma dello Spedale di Santa Maria Nuova di Firenze, a cui la Chiesa fu unita durante il periodo rinascimentale.
All’interno, l’edificio è costituito da un’unica navata a base rettangolare e da un’abside semicircolare, con un soffitto a capriate lignee. Vi sono conservati splendidi
dipinti in stile neo-medievale, realizzati nel Novecento dal pittore senese
Aldo Marzi e dall’artista fiorentino
Aldo Ongaro: del primo, potrete ammirare un polittico neo-gotico che raffigura Sant'Elisabetta d'Ungheria e Sant'Andrea e una tela della Madonna del Rosario; del secondo, una bellissima tavola neo-quattrocentesca che ritrae Santa Cristina e le storie della sua vita.
Curiosità
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La Chiesa esternamente si presenta come un edificio basilicale a tre navate, pur avendo una navata unica, poiché durante i lavori di rifacimento si è tentato di camuffare le due costruzioni laterali, addossate alla struttura, come navate laterali.
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Le pareti inizialmente furono costruite con la cosiddetta tecnica “a sacco”, come si evince dal notevole spessore delle mura.
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Alla sinistra della struttura si trova un’altra Chiesa, la cinquecentesca Chiesa della Compagnia.
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La frazione di Lilliano è chiamata anche Ligliano, Liliano o Lignano.
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Santa Cristina è festeggiata dalla Chiesa cattolica il 24 luglio ed è raffigurata con la palma, simbolo del martirio, e la ruota, uno degli strumenti con cui venne martirizzata. Il suo nome significa “consacrata a Cristo” ed è la patrona dei mugnai.