La
Chiesa Madre di Sant’Andrea è la Chiesa parrocchiale del borgo sin dal Cinquecento.
Fu costruita nell’
Ottocento in stile
tardo barocco, sulla base di un progetto disegnato da Fra Brunone, un frate cappuccino originario di Collecorvino. Al suo posto vi era una
cappella dedicata a Sant’Andrea, con tratti greci e gotici, attestata già nel
IX secolo e realizzata dai monaci benedettini di San Clemente di Casauria (PE).
La ristrutturazione, iniziata nel
1800, fu interrotta nel 1811, a causa della mancanza di risorse economiche, e fu ripresa solo nel 1861, dietro esortazione del Vescovo di Penne (PE), Monsignor Martucci; purtroppo fu nuovamente sospesa, lasciando l’edificio allo stato di rustico, senza stucchi, imposte e pavimentazione.
Nel
1881, il nuovo Arciprete don Luigi di Vestea riavviò i lavori di finitura, che furono parzialmente portati a termine l’anno successivo, quando la Chiesa fu consacrata e aperta ai fedeli. Verso la
fine del XIX secolo furono realizzate la Cappella dedicata alla Santissima Maria dei Miracoli, alla destra della prima campata, e la piccola Cappella intitolata a Sant’Eurasia, alla destra del vestibolo d’ingresso, mentre agli
inizi del Novecento furono completate la pavimentazione in mattonelle di ceramica color crema e le decorazioni degli interni.
Oggi, la Chiesa presenta una singolare
facciata in laterizio slanciata verso l’alto, molto rara nella regione. Essa è caratterizzata da molteplici fori pontai, e sovrastata da due eclettici
campanili gemelli in laterizio, che rappresentano una reinterpretazione dello stile atriano, e su cui sono collocate quattro monofore che custodiscono le campane e una di queste l’orologio civico.
Il
prospetto frontale dell’edificio è diviso in due ordini da modanature ed è tripartito da una serie di lesene. Guardando di fronte a voi, potrete osservare il portale d’ingresso principale, sormontato da un timpano triangolare e dall’unica finestra di forma semicircolare, e due piccoli oculi laterali ciechi.
All’interno dell’edificio troverete un’
aula unica, divisa in due aree quadrate coperte da volte a calotta ribassata, e potrete ammirare le due magnifiche cappelle laterali, la cantoria con l’organo sovrastata da volte a botte e la bussola d'ingresso in legno, realizzate nel Novecento.
Da osservare attentamente sono le bellissime
decorazioni classiche di stampo barocco che adornano le pareti, le
tre edicole poste nelle campate centrali che custodiscono preziose opere d’arte, soprattutto statue e tele, e i raffinati
medaglioni collocati nelle calotte che raffigurano i quattro Evangelisti e le quattro Virtù Cardinali.
Curiosità
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Fino al 1523, la Chiesa parrocchiale di Collecorvino era quella di San Patrignano.
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La Chiesa è stata fortemente colpita dal sisma dell'Aquila del 2009. Gli abitanti del borgo si sono autotassati per 120.000,00 € per acquistare un ponteggio e riportare la storica chiesa al suo antico splendore.
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Nei locali sottostanti dell’edificio si trova la vecchia chiesa, attualmente chiusa al culto.
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Sant’Andrea, cui è dedicata la Chiesa, nacque in Galilea ed era un pescatore. Fratello di Simon Pietro, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano per ricevere il battesimo. Dopo la Pentecoste, si narra che abbia diffuso il Verbo di Dio nella regione dell'Acaia in Grecia e che fu crocifisso a Patrasso su una croce a forma di X, comunemente nota con il nome di "Croce di Sant'Andrea", scelta direttamente dall’apostolo per distinguere il suo martirio da quello ineguagliabile di Cristo. Sant’Andrea è venerato dalla Chiesa di Costantinopoli come suo patrono ed è il Santo protettore di fabbricanti di corde, paralitici, pescatori e pescivendoli.