Descrizione
Una precedente fortificazione della cinta muraria di Pitigliano sembra risalire al periodo etrusco, VII secolo a.C., ma le attuali mura furono edificate a partire dal IX secolo dagli Aldobrandeschi che fecero effettuare la rocca che include Palazzo Orsini e il castello.
Nel periodo rinascimentale gli Orsini ereditarono i territori della Contea di Sovana, antica capitale aldobrandesca, e fecero ristrutturare l’opera, progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, completandola definitivamente e realizzando bastioni difensivi d’avanguardia per l’epoca in quanto muniti di terrazze panoramiche. In questo periodo la famiglia aristocratica spostò la capitale da Sovana a Pitigliano.
Lungo la cinta muraria, si trovano due porte che consentono l’accesso al borgo: Porta Sovana, costruita nel XIII secolo dagli Aldobrandeschi, permette di entrare a coloro che arrivano da Sovana. A partire da essa hanno inizio le Vie Cave, ossia tragitti solcati nel tufo fino a circa 25 metri sotto il terreno; Porta Cittadella, invece, consente l’accesso al centro storico del borgo a chi proviene da sud ed est. Fu edificata nel XVI secolo da Antonio da San Gallo il Giovane, durante i lavori di restauro e rafforzamento delle mura.
Al di sotto della cinta difensiva realizzata in blocchi di tufo, si trovano diverse grotte.
L'imponente complesso murario, rimasto nel tempo in ottimo stato, cattura l’occhio del visitatore anche a distanza. Esplorarlo e attraversarlo è per il turista un’avventura magica in quanto offre uno spettacolo naturale: affacciandosi dalle mura infatti potrete ammirare il suggestivo paesaggio delle campagne che circondano Pitigliano e del borgo stesso che richiama il suo antico vissuto.