Il
Convento di San Patrignano di Collecorvino era un tempo conosciuto come San Paterniano.
Fu edificato non lontano dal centro abitato, su un colle, all’ombra dell’adiacente e omonima Chiesa fondata dai
Benedettini nel IX secolo e ceduta nel Seicento all’amministrazione dell’epoca, insieme ad un fazzoletto di terreno su cui era stata avviata la costruzione del Convento.
Trasformato dai monaci
Francescani e poi abitato dai frati
Agostiniani fino alla metà del Settecento, il Convento nella seconda metà del Novecento passò ai
Frati Minori Osservanti, per poi negli anni Settanta venire abbandonato completamente fino ai primi anni Duemila, quando sono stati avviati interventi di restauro e di recupero delle coperture e della struttura, pesantemente danneggiate dalle intemperie e dalla totale incuria.
Grazie agli intensi lavori di ristrutturazione conclusi nel
2014, oggi il Convento rappresenta un luogo di particolare interesse per i visitatori e la comunità corvinese, e ospita frequentemente
mostre, concerti ed eventi culturali di grande prestigio nelle due sale appositamente attrezzate e adibite a conferenze.
Al piano terra, potrete ammirare il
chiostro con l’antico pozzo, e il
portico con i
preziosi affreschi seicenteschi che riproducono la vita di San Francesco, Sant’Antonio e altri Beati. Di immenso valore è la
Sala del Cenacolo, dove potrete osservare un meraviglioso
affresco del Seicento raffigurante l’Ultima Cena e un'accurata
riproduzione in scala del Convento di San Patrignano, realizzata da uno degli ultimi artigiani del legno, il
maestro Antonio Palmerio di Pretoro (CH), che l'ha realizzata e donata al Comune dopo essersi innamorato del Convento.
Curiosità
-
Nel pozzo del chiostro si trova una pianta officinale secolare, una felce, coltivata un tempo dai monaci benedettini: il Capelvenere. Questa pianta del benessere veniva impiegata per la cura delle malattie respiratorie e per far ricrescere i capelli. In passato era un sostituto del tè, in particolar modo in Piemonte, come attesta la presenza del termine dialettale "Capilèr" che indica tutti gli infusi di erbe aromatiche.
-
Nel Convento è prevista la realizzazione di una scuola di artigianato e si una struttura ricettiva.
-
Il Convento custodisce il vecchio ingranaggio dell'orologio del campanile della chiesa, sostituito negli anni Ottanta dopo circa 90 anni di attività.
-
San Patrignano, o San Paterniano, fu quasi sicuramente il primo vescovo di Fano ed è venerato dalla Chiesa cattolica come Santo. È il protettore di una trentina di paesi, tra cui Fano (PU), Grottammare (AP), Cervia (RA) e Scheggia e Pascelupo (PG). La festa religiosa in suo onore si tiene il 10 luglio.