Con l'attrezzatura adeguata e il supporto di una visita guidata, potrete visitare
una delle grotte più interessanti della valle di Lanaitho: la Grotta "Corbeddu".
In questa Grotta piuttosto piccola, negli ultimi anni dello scorso secolo era solito rifugiarsi il
più famoso bandito del circondario, da cui prende il nome.
Si sviluppa in quattro sale e, più che dal punto di vista speleologico, risulta molto interessante dal punto di vista paleontologico ed archeologico, essendo stati rinvenuti proprio qui i
resti fossili umani più antichi dell'Isola, oltre alle ossa di animali estinti e a numerosi manufatti litici, risalenti al
Paleolitico Superiore (15.000 anni a.C. circa).
La grotta è popolata da alcune specie di insetti molto rari, che sembrerebbero purtroppo destinati all'estinzione, tra i quali la
Patrizicampa Sardoa: veri e propri fossili viventi, appartenenti ai dipluri (apterigoti).
Curiosità
-
Nel 1968, la docente americana del Carnegie Museum di Pittsburgh Mary Dawson, con la collaborazione del Gruppo Grotte Nuorese, organizzò una spedizione scientifica durante la quale furono rinvenuti quelli che credevano essere i resti del Prolagus Sàrdus Wagner, un mammifero scomparso venti milioni di anni fa, e che si sono rivelati appartenere ad un roditore diffuso in Europa nel Pleistocene, probabile nutrimento delle popolazioni del Neolitico.
-
Nella valle di Lanaitho si possono ammirare anche altre grotte stupende come Su Ventu, Sa Oche, Elihes Artas.