La
Via consolare Flaminia fu inaugurata nel 220 a.C. dal console Caio Flaminio.
La monumentalizzazione della via diede un'accelerata al processo di urbanizzazione dell'area; la Via infatti era un passaggio obbligato per i collegamenti tra versante tirrenico e versante adriatico.
A testimonianza dell'importanza strategica della via, è stato rinvenuto un miliario in porfido rosso, oggi custodito presso il museo archeologico, recante un'iscrizione degli inizi del IV secolo d.C.
Durante l'età imperiale, a partire dall'Imperatore Augusto, la Via fu valorizzata con la realizzazione di ponti e costruzioni imponenti, come si può notare ancora oggi presso l'
area archeologica di Pontericcioli, nel tratto dal Ponte Grosso della gola del Burano e al Ponte Voragine, dove scorre il confine con l'Umbria.
Curiosità
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Le prime testimonianze concrete di insediamenti umani nel territorio di Cantiano risalgono al Paleolitico Medio. Sporadici sono i manufatti rinvenuti durante la lunga fase pre-romana, che però connotano quest'area come un luogo di passaggio aperto agli influssi di culture diverse, in particolare umbre, etrusche e picene, come il bronzetto conservato nel "Museo Archeologico e della Flaminia G.C.Corsi" di Cantiano sta mirabilmente a testimoniare.