Il
Museo Etnografico si trova nel centro storico di Abbasanta, di fronte alla Chiesa di Santa Caterina, ed è stato fondato dall’Associazione Archeologica Etnografica Abbasantese.
È allestito all’interno di una
casa padronale con un loggiato esterno di origine gotico-aragonese che, edificata tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento e recentemente restaurata dal Comune, conserva inalterati molti caratteri decorativi e architettonici originali.
All'interno del Museo, nelle varie stanze, oltre ai pregiati elementi ornamentali dell’antico edificio, quali
porte e finestre decorate del XVII secolo, avrete modo di vedere uno spaccato della
vita quotidiana dei contadini e dei pastori abbasantesi, dal Settecento fino ai primi anni Cinquanta del Novecento.
Potrete ammirare una
collezione dei diversi strumenti usati nei lavori domestici, degli attrezzi da lavoro utilizzati nei campi e per l’allevamento degli animali, di abiti e di molti altri oggetti del mondo contadino e agro-pastorale.
Tra questi, ad esempio, troverete i
"trobìas de ortigu", dei mestoli in sughero che venivano lasciati accanto alle fontane, e
"sa cannuga", uno strumento di lavoro semplice e efficace utilizzato per la raccolta dei fichi d’India, che consiste in una canna spaccata in quattro, con al centro un grosso pezzo di sughero per mantenere divaricate le quattro estremità e dello spago per tenere insieme il tutto.
Nel Museo potrete usufruire di
visite guidate e potrete partecipare anche a
laboratori didattici ed educativi, come quelli sulla lavorazione del pane.
Curiosità
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Molti degli oggetti custoditi nel Museo sono stati donati dagli stessi abitanti di Abbasanta.
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Il loggiato esterno della casa, sorretto da colonne con basamento e capitello intarsiato, è uno dei pochi porticati della Sardegna Spagnola e in passato serviva ad accogliere pellegrini, mercanti e viandanti che si riversavano nel borgo in occasione della festa di Santa Caterina e dell’antica Fiera del Lino.