Piazza Garibaldi è un gioiello di razionalità e euritmia settecentesca. Le fanno da quinte sceniche alcuni palazzi baronali, l’imponente Cattedrale di S. Nicola e il maestoso Palazzo di Città, che sono i simboli e l’espressione del potere religioso e politico che ha governato la vita sociale, religiosa e amministrativa di Nicosia.
Nel manoscritto Alabiso è indicata come “Platea major” (Piazza Maggiore) in contrapposizione a “ Platea minor” di S. Maria. Certamente aveva allora una conformazione diversa, soprattutto degradava dai Portici di S. Nicola verso la parte opposta, come risulta da documenti antichi. Comunque ai due lati era fiancheggiata dai portici di S. Nicola (già esistenti fin dal ‘400 e poi sostituiti da quelli attuali, opera degli scultori palermitani Andrea Mancino e Gabriele Di Battista) e da quelli del palazzo La Via.
Nell’Ottocento fu intrapresa la ristrutturazione della Piazza per adeguarla al nuovo status di Città Vescovile (dal 17 marzo 1817) e di Capoluogo del circondario (dal 1817), sede di una delle 4 sottoprefetture o sotto-intendenze di Catania e che comprendeva i comuni di Leonforte, Regalbuto, Troina, Agira, Centuripe, Cerami, Gagliano, Assoro, Sperlinga, Nissoria, Catenanuova, Carcaci. Tra il 1817 e 1825 il principino di Reburdone da Catania - 2° sotto-intendente - vi fece installare la bella fontana neoclassica.
Ai primi dei '900 fu realizzata la strada S.S.117, che comportò l’abbassamento del livello stradale. Per questo alcuni palazzi subirono ristrutturazioni notevoli con la costruzione di corpi avanzati e di nuove facciate allineate ai bordi del quadrilatero della Piazza (è il caso del palazzi Nicosia, La Via). Quest’ultimo fu totalmente modificato per cui i portici furono distrutti e il nuovo prospetto inglobò anche l’ingresso all’oratorio di S. Filippo Neridi fine ‘700. Negli anni trenta fu asportata la fontana, che fu ricollocata soltanto nel 1997.
E così infine Piazza Garibaldi appare nella sua attuale struttura come un armonioso spazio scenografico, cui fanno da sfondo la Cattedrale con la grande Torre medievale ed i portici protorinascimentali e, da qui in senso orario, Palazzo Marrocco col maestoso prospetto neoclassico, Palazzo Nicosia in stile liberty e con una grande terrazza panoramica, Banco di Sicilia (informe edificio moderno sorto al posto del distrutto palazzetto barocco del Monte di Pietà), Palazzo Di Falco in elegante stile neoclassico e Palazzo La Via (oggi sede della Domus peregrini).
Ed è pur sempre – come scrisse
Leonardo Sciascia – una delle più belle piazze della Sicilia.
Curiosità
- Tra fine dicembre 1337 e inizio gennaio 1338 vi si svolse un Parlamento famoso descritto dallo storico Fra Michele da Piazza, presieduto dal re Pietro II da Aragona che condannò a morte per tradimento Francesco Ventimiglia - signore di Geraci - e Federico d’Antiochia - signore di Capizzi.
Bibliografia
Giuseppe Beritelli - Alessio Narbone , Notizie storiche di Nicosia, Palermo 1852 Salvatore Gioco, Nicosia diocesi Catania 1972 Nino Contino, Nicosia.Guida storico turistica, Papiro ed. 1990, e ricerche personali