Rocca Fregoso è il
monumento simbolo di Sant'Agata Feltria, situato su una rupe a strapiombo per tre quarti sulla Valle del Savio.
Costruita presumibilmente
attorno all’anno mille dalla famiglia Cavalca dei Conti di Bertinoro, venne radicalmente trasformata dai Montefeltro nel Quattrocento. Federico da Montefeltro ne commissionò infatti l'ammodernamento al famoso architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini.
Da
baluardo bellico, la Rocca divenne
dimora principesca con il matrimonio tra il nobile Agostino Fregoso e la figlia di Federico da Montefetro, Gentile Feltria. Venne abbellita con opere d'arte al suo interno assumendo grande eleganza, in contrasto con l'aspetto militare esterno che però perse definitivamente tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, quando la Rocca venne sopraelevata di almeno due livelli sopra le merlature quattrocentesche per la
realizzazione del piano nobile. Anche internamente venne ridefinita con l'aggiunta di scale, opere d’arte, soffitti a cassettoni, grandi camini rinascimentali, una cappella con affreschi del Cinquecento.
Nel 1660 il Castello tornò sotto il dominio della Chiesa, e nel 1781 venne trasformato in convento, con la costruzione della Chiesa di San Francesco della Rosa. Negli ultimi due secoli divenne poi
Convento dei Frati Minori Conventuali, scuola superiore, prigione, Pretura ed infine abitazione civile.
Nel 1835 Rocca subì il
crollo della parte alta del Mastio Maggiore, così come si può notare oggi. Ben conservato è invece il
torrioncino di Simonetto Fregoso, dove si trova la cappella.
Nel 1961, il
distacco di un enorme masso roccioso alto 30 metri richiese un intervento di restauro, che terminò soltanto nel 1974, quando venne istituito un Museo con i documenti dell'archivio storico del rettorato Agatense, mobili e oggetti rari del primo '900 e una collezione di opere grafiche. L'ultimo restauro risale al 2005, quando restò chiusa per circa 2 anni.
Oggi la Rocca è
sede del Museo permanente "La Rocca delle Fiabe", ideato dal Professor Antonio Faeti, santagatese di origini, docente di Storia della letteratura per l'infanzia all'università di Bologna, pedagogista di fama mondiale e grande esperto di grammatica della fantasia. "La Rocca delle Fiabe" si propone come
un’accademia della fiaba del tutto inedita nel panorama nazionale; un'idea che nasce dall’intenzione di far divenire Sant'Agata Feltria - come proposto dall’illustre Professor Faeti -
capitale del fiabesco.
Partendo dalla
sala introduttiva con le proiezioni dei momenti cruciali del mondo fiabesco e i ritratti dei favolisti delle varie epoche, si prosegue con le
quattro stanze dedicate alla fiaba:
- "Scarpe, Scarpine, Scarpette", con Cenerentola povera ed altri personaggi femminili perseguitati, dove è custodita all'interno di una teca la famosa scarpetta donata dal Museo Salvatore Ferragamo;
- "Il Solitario Castellano", immerso nella sua triste solitudine;
- "Il Viaggiatore Incantato", con oggetti, immagini e filmati accuratamente selezionati che vi condurranno attraverso il tema della fiaba nel viaggio a bordo di un bellissimo veliero;
- "Fanciulli nella Foresta", dove potrete vivere la magia dell'ascolto della fiaba e scoprire immagini e descrizioni fiabesche mediante un grande tavolo touch-screen.
All'ingresso del Museo, un
bookshop con libri ed oggetti a tema, oltre ad un angolo per il ristoro.
Presso la
biblioteca virtuale potrete sfogliare un prestigioso volume di fiabe.