Il
Santuario della Beata Vergine della Misericordia è stato edificato nel 1499 ed era in origine un modesto oratorio.
In seguito alla sua espansione per merito di una importante famiglia di Terrassa, i Bragadin, verso il 1730 l'edificio ha assunto l'aspetto che vediamo oggi.
Considerato per lungo tempo il luogo di culto degli ammalati, qui si recavano e si recano ancora oggi in pellegrinaggio i devoti con problemi di salute, che chiedono alla Madonna la propria guarigione.
Stupende le vetrate istoriate e l'interno delle navate riportate ad antico splendore.
Affreschi del 1862 - che si presume siano un ricalco su affreschi antecedenti - decorano gli interni del Santuario.
Il Santuario custodisce, inoltre, preziose tavolette votive della fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, dove la Madonna viene chiamata "Regina ", un appellativo frequente che testimonia i suoi numerosi miracoli, e che ricorre spesso anche nelle preghiere a lei rivolte.
Curiosità
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La leggenda racconta che la chiesa fu edificata in seguito al miracolo che la Vergine concesse ad un bambino muto dalla nascita, mentre stava pascolando i maiali.
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Alla Madonna di Terrassa è attribuita anche la salvezza del borgo dall'epidemia di colera nel 1886, ottenuta grazie alla recita costante del rosario da parte dei devoti.
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A Terrassa vengono in realtà venerate due icone della Madonna, una più antica che illustra il suo miracolo originario, e un'altra che oggi i devoti considerano più miracolosa, giunta nel Santuario forse come dono per grazia ricevuta. Di questa Madonna è visibile soltanto il volto, raffigurato con una corona in testa, simbolo della sua regalità divina; il resto del dipinto, corroso dall'umidità, è ricoperto da un manto di seta.