Il
Santuario della Madonna del Pollino è il cuore sacro di San Severino Lucano, “teatro” di uno dei più sentiti pellegrinaggi mariani della Basilicata, quello in onore della Madonna del Pollino.
Il settecentesco Santuario, che si erge in posizione dominante su uno sperone roccioso delle pendici settentrionali del Monte Pollino, a oltre 1550 metri, sembra sia stato edificato proprio là dove la Madonna sarebbe apparsa per la prima volta ad un pastore che stava portando il suo gregge al pascolo sul Monte.
Al suo interno, la splendida Statua in legno della Madonna con Bambino che sorregge il globo terrestre. La statua viene portata al Santuario durante i mesi estivi, mentre d’inverno viene custodita nella Chiesa Madre di San Severino Lucano.
Per giungere al Santuario, il turista può intraprendere il
Percorso dei Giardini Rocciosi, con una doppia possibilità:
Percorso 1: Rotonda Gole di Jannace, visita breve alle gole, salita in ambiente rupestre dai grandi panorami, tra rocce monumentali ricche di biodiversità, verso la statua bronzea di Maria Santissima del Pollino. Visita al Santuario e alla Grotta della Madonna.
Percorso 2: Anello Gole di Jannace, risalita delle gole, Santuario.
Curiosità
-
Proprio l’area del Santuario della Madonna del Pollino costituisce uno degli ideali punti di partenza per escursioni alla volta delle vette più alte del Parco del Pollino: da Serra di Crispo a Serra delle Ciavole, dal Monte Pollino a Serra del Prete e Dolcedorme. Tutti i percorsi consentono di entrare a diretto contatto con le immense distese di faggi, abeti e pini Loricati che insistono nel parco.
-
La Casa del Pellegrino, situata nei pressi del Santuario, accoglie i fedeli in visita durante le maggiori celebrazioni religiose o per vivere un ritiro spirituale.
-
Secondo la leggenda, la statua sarebbe stata trovata da una donna che, in seguito al racconto dell'apparizione, si recò sul Monte in compagnia di sua cognata, lasciando a casa suo marito gravemente malato. Assetate durante il cammino, le donne chiesero alla Vergine di sedare l’arsura e videro sgorgare uno zampillo d’acqua da una grossa pietra, accanto alla quale c'era la grotta dove sarebbe stata ritrovata la statua della Vergine, custodita nel Santuario.