Simbolo di Tropea a livello mondiale, il medievale
Santuario di Santa Maria dell'Isola di Tropea sorge su uno scoglio di arenaria, immerso nella vegetazione mediterranea, da cui si gode una vista meravigliosa su Tropea.
La sua struttura è
per metà chiesa e per metà castello. La singolarità di questo luogo è infatti nella sua ambiguità storica e architettonica: le prime informazioni scritte sull’uso dello scoglio risalgono all'XI secolo. Per molti anni fu abitato dai monaci basiliani, prima di passare sotto il controllo dei monaci Benedettini. A causa dei terremoti del 1783 e del 1905, il Santuario rimase gravemente danneggiato e oggi si conserva poco della sua struttura originaria. Gli ultimi restauri si ebbero tra il 2010 e il 2011.
Il Santuario è raggiungibile attraverso una
scalinata costruita nella roccia del promontorio stesso, mentre intorno alla chiesa c’è un meraviglioso giardino di piante mediterranee che offre una vista sul mare spettacolare.
È attualmente di proprietà dell’Abbazia di Montecassino.
Curiosità
- La leggenda legata alla chiesa narra come la statua in legno della Vergine, proveniente dall’Oriente, raggiunse il paese al tempo dell’iconoclastia. L’arrivo di questa venne festeggiato dal popolo insieme al Vescovo e al Sindaco. Questi ultimi decisero insieme di posizionare la statua all’interno di una grotta naturale, presente nello scoglio della rupe. La statua risultò troppo grande per la nicchia scelta, e per questo motivo venne invitato un falegname che propose di risolvere il problema segando le gambe della figura. Il falegname però, appena appoggiò la sega sulla statua rimase con le braccia paralizzate, e il Sindaco e il Vescovo morirono di colpo. Nei giorni successivi, la Madonna compì atti miracolosi di grazia nei confronti degli ammalati del popolo, che venivano portati dove giaceva la statua. Divenne poi abitudine recarsi, in caso di necessità, in quel punto della grotta nella speranza di ricevere una grazia. Oggi della statua miracolosa si sono perse le tracce.