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Santuario di Santa Maria in Val d'Abisso è situato su di un'altura alle pendici del Monte Nerone.
Secondo la tradizione popolare, le origini del Santuario sarebbero collegate al ritrovamento di un'immagine della Vergine da alcuni carbonari in un anfratto del Monte Nerone, in seguito al quale si sarebbe deciso di erigere l'edificio per volere dei devoti.
L'appellativo "in Val d'Abisso" sarebbe stato dato alla chiesa in seguito al terribile sisma del 1456 che creò nel Monte Nerone numerose fratture.
Al suo interno, a navata unica in stile romanico, con soffitto a capriate, custodisce varie opere interessanti. Nell'abside potrete ammirare un Crocifisso in maiolica, realizato da Valerio Valeri di Civita Castellana (TV), autore anche delle tavole della Via Crucis. Accanto all'abside, vi è un affresco del Cinquecento, raffigurante "La Vergine con il Bambino tra San Filippo Benizi ed il beato Barbetta".
Altri affreschi di scuola umbro-marchigiana sono emersi durante i lavori di restauro nel 1962; nel primo altare quello del Battesimo di Gesù e uno sulla sinistra del quale si intravede solo una testa di Sant'Antonio Abate, mentre nel terzo altare vi è una Annunciazione. Nell'altare centrale, sulla destra, vi è un dipinto ad olio del Cinquecento, raffigurante l'Assunzione della Vergine, realizzato da Raffaellino del Colle per conto di Antonio e Roberto Brancaleoni che avevano ottenuto il permesso di edificare all'interno della Chiesa la propria cappella con annesso il sepolcro.
L'immagine cinquecentesca della Madonna in Val d'Abisso, vede la Vergine sorretta da tre angeli in bronzo; l'opera è dello scultore romano Vincenzo Montrono ed ha sostituito il vecchio dipinto su tavola di scuola fiorentina.
Curiosità
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La Madonna in Val d'Abisso è molto venerata dalla popolazione, e viene celebrata ogni anno l'8 settembre, con grande partecipazione anche dei paesani emigrati che ritornano a Piobbico per il grande evento.
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Dal piazzale della Chiesa, volgendo lo sguardo verso l'alta Valle dell'Infernaccio, potrete notare un enorme foro nella roccia, il famoso Foro della Madonna detto anche Balza Forata.