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...La Festa dello Spirito Santo, conosciuta anche come la "Pasqua di Sangue", ricorre nel giorno della Pentecoste e consiste nella rievocazione storica dell'Assedio di Melfi verificatosi nel marzo 1528, quando i soldati francesi di Francesco I di Valois – che combattevano per conquistare il dominio del Ducato di Milano prima, e del Regno di Napoli poi – trucidarono un gran numero di abitanti del borgo.
La vigilia della festa, sul Corso Garibaldi e in Piazza Duomo, potrete vedere la riproduzione degliaccampamenti rinascimentali e potrete udire l’annuncio della manifestazione per le vie di Melfi da parte degli sbandieratori, dei musici e dei trombonieri. Di sera, si svolge la rievocazione storica dell’assedio e dell’incendio della Porta Venosina e della conquista di Melfi da parte dei francesi, cui segue lo spettacolo con combattenti in Piazza Duomo.
Il giorno della festa, dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesetta dello Spirito Santo, si svolge il pellegrinaggio nei boschi del Monte Vulture, con il rientro in città in processione, che rievoca il ritorno degli abitanti dopo il saccheggio. Durante la processione, sfilano su un carro trainato da buoi la statua della Santissima Trinità e quella di San Michele, protettore dei boschi del Vulture, che poi fanno ritorno nella Chiesa di Santa Maria ad Nives.
Successivamente, potrete assistere al tradizionale corteo storico per le vie del borgo, con dame, nobili, soldati e musici in costumi rinascimentali spagnoli, guidato da due paggetti che portano le pergamene dell’Imperatore Carlo V, con cui fu conferito a Melfi il titolo di “fedelissima” e fu approvata l’esenzione per 12 anni da ogni tipo di tributo fiscale.
Accanto al corteo, sfilano anche tamburini, alfieri che portano le bandiere delle sei porte della città, alabardieri, sbandieratori, spadaccini, trombonieri e cavalieri in costume, con palafrenieri che affiancano il Capitano spagnolo.
In Piazza Duomo, potrete partecipare alle esibizioni e alle premiazioni dei gruppi partecipanti, e, dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Madre, potrete assistere alla rievocazione del giuramento di fedeltà tra il Sindaco Tisbi e il Cardinale Doria.
Di sera, al Castello, va in scena la riproduzione dell’assedio finale, con la presa e l’incendio del maniero da parte degli spadaccini e dei trombonieri. La manifestazione si chiude con lo spettacolare gioco pirotecnico, accompagnato dalle note della banda.
Curiosità
L'Assedio di Melfi durò 50 giorni, prima che l’esercito spagnolo liberasse il borgo l’11 maggio 1528, giorno di Pentecoste.
Secondo una leggenda, il boscaiolo Giovan Battista Cerone, detto Ronca Battista – personaggio realmente esistito – mentre si trovava nel bosco incontrò un’anziana donna, che si era persa mentre raccoglieva della legna, e, dopo averla aiutata offrendole il suo mantello e del cibo, la vide trasformarsi in una fata che gli donò un potere magico grazie al quale, tornato in città, fu in grado di sconfiggere da solo oltre 300 francesi.