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Festa di San Canio è la festa in onore del Santo patrono di Acerenza che si svolge
ogni 25 maggio – giorno in cui le reliquie del Santo giunsero nella Cattedrale – per poi essere ripresa il
primo settembre, giorno in cui ricorrono la sua morte e ascesa al cielo
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Nei giorni che precedono la festa, nella Cattedrale viene recitata la novena e vengono celebrate le Messe, richiamando un gran numero di devoti che accorrono festosi per rendere grazie al Santo, offrendo ceri votivi e lampade ad olio che rimangono accese per tutto l’anno.
La vigilia vi è la consueta benedizione ai campi, mentre il giorno della festa, dopo la celebrazione della Santa Messa, il Simulacro seicentesco del Santo, partendo dalla Cattedrale, viene portato in processione per le strade principali del borgo addobbate con tante luminarie, accompagnato dai numerosi fedeli che intonano preghiere e canti sulle note della banda musicale.
Durante i festeggiamenti potrete partecipare anche a spettacoli, concerti e ad altri momenti di svago, e la sera del 25 maggio potrete assistere agli spettacolari giochi pirotecnici che concludono la festa.
Curiosità
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San Canio, venerato già nel Medioevo, verso la fine del Il secolo fu eletto Vescovo in Africa, dove venne condannato, per la sua fede, dal prefetto di Cartagine. Durante l’esecuzione della pena, però, un’anomala tempesta permise al Santo di fuggire in nave e sbarcare in Campania, rifugiandosi ad Atella, l'attuale Sant'Arpino (CE), dove predicò il Vangelo, compiendo molti miracoli. Si racconta che salvò un uomo in fin di vita per una angina pectoris, che una donna cieca di nome Eunemia riacquistò la vista e che un ragazzo posseduto dal demonio fu liberato.
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Nel 799, il Vescovo Leone II fece portare le ossa del martire nella Cripta della Chiesa Madre di Acerenza in cui si presume che ancora oggi siano nascoste, forse in qualche luogo segreto per sfuggire a saccheggi e assalti saraceni. Il Santo, di cui si conserva ancora il bastone in legno che molti giurano di aver visto sospeso a mezz’aria, è invocato contro l'angina pectoris.
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Tra gli anni Novanta e l’inizio del Duemila, alcuni bambini acheruntini hanno indossato gli abiti di San Canio, creati appositamente per loro esattamente uguali a quelli del Santo.
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Oltre San Canio, patroni di Acerenza sono anche San Laviero e San Mariano, festeggiati rispettivamente il 17 novembre e il 30 aprile.
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