Ogni anno a Bella, nella
prima metà di agosto, si tiene la
rievocazione storica della “Leggenda di Isabella”, una coraggiosa fanciulla che intorno all’anno Mille, di fronte alle scorrerie dei Normanni, scelse di mettere in pericolo la propria vita affrontandoli, anziché assistere alla distruzione del proprio paese
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Isabella è entrata a far parte dell’immaginario collettivo del paese e attraverso la riproposizione delle sue gesta si vuole narrare la storia del borgo, valorizzando il patrimonio folkloristico locale.
La manifestazione, avviata nel 2013, è organizzata dall’amministrazione comunale e dall’Associazione culturale “Io Isabella”, che gestisce e coordina le attività, e si svolge presso il Castello Aragonese, in Piazza Castello e nel centro storico di Bella, coinvolgendo l’intera comunità – persino i bellesi emigrati – che partecipa all’allestimento del paese e alla rappresentazione.
Durante l’evento, Bella si trasforma in un autentico borgo medievale e le sue vie si animano di circa 200 figuranti che girano per il paese negli abiti d’epoca, realizzati con tessuti e nei modelli tipici di quel periodo storico: potrete vedere soldati in armatura che impersonano l’esercito normanno che si prepara all’attacco in un accampamento di tende e i giovani bellesi armati di spade e lance, accompagnati da gruppi di tamburi e trombe che scandiscono i vari momenti della rappresentazione. Potrete assistere anche al corteo storico con la sfilata dei signorotti locali, fuggiti all’arrivo degli invasori.
Appena arrivati, sarete accolti, da artisti di strada, trampolieri, sbandieratori, falconieri, maghi, addomesticatori di serpenti, giocolieri, tra musiche e danze medievali, e troverete uno scenario che sembra riportarvi indietro di secoli, con personaggi di ogni tipo che impersonano gli abitanti del tempo – mercanti, mendicanti, suore, boia, lavandaie, locandiere e molti altri – intenti a svolgere i lavori quotidiani nelle capanne allestite esattamente com’erano nel Medioevo, con recinti, balle di fieno, animali, panche e tavoli di legno, fontane in pietra, botti di vino e tanto altro.
Potrete osservare, ad esempio, i contadini e gli artigiani coi loro banchetti didattici che ricamano, forgiano il ferro e scolpiscono il legno, macinano il grano e preparano spezie, costruiscono giochi e armature, realizzano cesti e calzature, e, al banchetto del conio, potrete anche osservare la produzione di monete risalenti al 1100 circa.
Nelle sale del Castello, poi, potrete partecipare a concerti, mostre e degustazioni di piatti della tradizione gastronomica locale più antica.
Curiosità
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La leggenda racconta che, indossato l'abito bianco da sposa, la giovane Isabella avanzò verso gli invasori per fermarli. Il capo normanno, stupito di vedere quella ragazza bellissima che, da sola e armata solo di una croce, andava incontro a morte sicura, promise che non avrebbe saccheggiato il paese e la nominò capitano del popolo. Da allora il borgo fu conosciuto con il nome della fanciulla, anche se la popolazione iniziò a chiamarlo semplicemente Bella, come omaggio alla sua bellezza, poi divenuto il nome ufficiale dopo la sua morte.
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Lo stemma del borgo, posto sull'edificio del Comune e in Piazza Castello, si richiama alla leggendaria Isabella: esso, infatti, raffigura un castello sovrastato da una guerriera, che secondo alcuni sarebbe Isabella, secondo altri la dea Bellona.
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