Potete iniziare il vostro tour del centro storico di Cerreto Guidi partendo dalla
Villa Medicea (Patrimonio UNESCO), magnifico esempio di architettura medicea toscana
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All’incrocio tra Via Santi Saccenti, Via Roma e Via della Libertà, si erge fiera la Palazzina dei Cacciatori. L’edificio fu commissionato da Cosimo I de’ Medici intorno al 1564 come ritrovo per i cacciatori che seguivano il granduca nelle sue battute di caccia nel territorio cerretese e che conserva ancora, in facciata, l’antico stemma della casata. La Palazzina adesso appartiene alla parrocchia di San Leonardo ed è stato restaurata recentemente. Ora è divenuta un punto nevralgico della vita cerretese, centro di mostre, istallazioni temporanee e molteplici attività culturali e ricreative. Recentemente i piani superiori sono stati ristrutturati per dare vita ad un b&b. Sul retro del palazzo si apre un’ampia terrazza panoramica che si affaccia sulle colline circostanti.
Proseguendo, al lato della Villa, potrete visitare la Pieve di San Leonardo, che si presume sia nata intorno all’anno Mille come cappella del castello dei Conti Guidi, i feudatari di zona. All’interno si trova un Fonte battesimale in terracotta invetriata, realizzato da Giovanni della Robbia nel 1511. Ognuna delle sei facce presenta rilievi che raffigurano la vita di Giovanni Battista. Potrete ammirare inoltre diverse opere artistiche, tra le quali spiccano Tre crocifissi lignei, posti in tre punti diversi della chiesa: il Crocifisso del Maestro di Camaiore (prima metà del 1300), il Crocifisso attribuito ad Andrea Ferrucci (tardo 1400), il Crocifisso del Giambologna (1500).
Il campanile della Pieve, dalla caratteristica forma a torre merlata, ha origini medievali e regala una vista a 360° su tutti i territori circostanti.
La Villa si collega al borgo con due grandi Scalinate attribuite al Buontalenti nel ‘500. Da lì, nel “giro di cerreto”, la via circolare interna, si incontra il seicentesco Oratorio della Santissima Trinità, con la pala d’altare di Domenico Cresti detto il Passignano del 1587.
Poco più avanti ci si imbatte nella Porta al Palagio, l’unica rimasta delle quattro porte di accesso nella cerchia muraria trecentesca.
Proseguite verso il Museo della Memoria Locale. Le memorie sono in particolare legate all’eccidio del Padule, nel quale 175 civili, tra i quali molte donne e bambini, furono trucidati il 23 agosto 1944 dalle truppe tedesche in ritirata. All’interno del museo non si conservano oggetti o cimeli, ma si espongono storie, voci, immagini, utilizzando le tecnologie multimediali, per evocare i segni lasciati dal passato nelle forme del paesaggio toscano e nella memoria dei suoi abitanti.
Curiosità
- Se decidete di visitate il borgo di Cerreto Guidi nel mese di dicembre, troverete tante sorprendenti e suggestive creazioni di piccoli e grandi presepisti. Ogni scorcio, ogni angolo, ogni porta o finestra diventa occasione per un originale omaggio alla Natività. La Via dei Presepi si basa anzitutto sul talento di maestri presepisti “storici” come Gessica Mancini, Giuseppe Landi, Ermindo Michetti e Fabio Bandini, ma si arricchisce ogni volta con la presenza di altri importanti artisti di provenienza nazionale che si aggiungono ai cerretesi e ai ragazzi delle scuole. L’elemento di assoluta unicità della Via dei Presepi di Cerreto Guidi è l’ormai celebre e sempre più vasto e affascinante Presepe all’Uncinetto realizzato da Gessica Mancini e dalle Dame dell’Uncinetto. La storia ebbe inizio nel 2013 quando a Gessica, a soli 40 anni, fu diagnosticato il Parkinson. Questa terribile malattia divenne una presenza ingombrante, le notti si fecero sempre più insonni. Ma Gessica reagì con tenacia e caparbietà: iniziò a dedicarsi all’uncinetto, così da mantenere manualità e occupare i pensieri. Sostenuta da amici e parenti, creò così un presepe, tutto all’uncinetto, che ha innamorato chiunque lo abbia visto. Si circondò di un piccolo gruppo di lavoro che divenne poi l’associazione Le Dame dell’Uncinetto, composta adesso da circa 50 volontarie del territorio ma anche provenienti da altre parti d’Italia. Il progetto nel tempo è cresciuto a dismisura e da un semplice presepe, nel 2015, si è trasformato in qualcosa di più strutturato: la riproduzione del borgo di Cerreto Guidi. Orti, campagna, botteghe artigiane, arredi, curati nei minimi dettagli: tutto rigorosamente all’uncinetto. E’ un’autentica opera d’arte, che si sviluppa in circa 26 metri di lunghezza. Vi spicca la Villa Medicea in miniatura, compresa la scalinata del Buontalenti, cucita insieme con 7000 mattoncini di 4 cm. Per le visite contattare Gessica Mancini 377 1897975 .
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