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Amaro è un borgo del Friuli Venezia Giulia di soli 850 abitanti, che sorge nella Carnia, alle pendici del Monte Amariana (1904 m), dove il fiume Fella si immette nel fiume Tagliamento ....
Il borgo di Amaro è ricco di meraviglie naturalistiche, a partire dalla piccola ma suggestiva Cascata del Torrente Favarinis, immersa in un bosco di pini neri. La cascata, alta alcune decine di metri, precipita in una forra del Monte Amariana, sulle cui pareti potrete ammirare numerosi resti di Megalodonti bivalvi, caratteristici fossili marini dalla sezione a forma di cuore, un tempo considerati parenti stretti del noto squalo bianco. Per i più avventurosi, la cascata più alta si raggiunge facilmente arrampicandosi con le corde ed entrando con i piedi nell'acqua. Lasciatevi trasportare dalla sensazione di pace che regala questa piscina naturale immersa nel bosco, perfetta per un bagno rigenerante.
Se amate le passeggiate in riva al lago, il Laghetto di Cison è il luogo che state cercando. Cigni e germani scivolano sulle acque di questo grazioso specchio d'acqua artificiale, molto frequentato anche dagli appassionati di pesca sportiva. Lungo il sentiero che porta al lago, in un caratteristico angolo di campagna, potrete ammirare il Mulino Rainis, un vecchio mulino dell'Ottocento rimasto attivo fino al terremoto del 1976.
Ogni anno, ad Agosto, il borgo di Amaro organizza la tradizionale "Festa del Gambero", una festa legata ad una curiosa leggenda popolare locale su questo buffo crostaceo, scambiato in passato per una "rude bestia spaventosa". Durante la manifestazione culinaria, presso i chioschi allestiti per l'occasione, potrete degustare succulenti menù a base di gambero, proposto in tutte le sue varianti. Ad allietare le tre serate estive, un piacevole intrattenimento musicale.
Il borgo di Amaro è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Un famoso proverbio locale dice "La Carnia sarebbe più dolce se il primo paese non fosse Amaro".
Secondo una leggenda, Amaro sarebbe stato fondato dagli abitanti del leggendario borgo di Olmade, fuggiti dal loro paese in seguito ad una devastante alluvione.
Amaro sorge sulla Iulia Augusta, una strada romana che collegava Aquileia con il Norico. La sua posizione fa ritenere che nell'antichità, ci fosse una stazione per il cambio dei carri e degli animali da traino.
Negli anni Cinquanta, Amaro era famoso come "il paese degli asini", dovese ne contavano più di 150. Meno dispendioso del cavallo, e più robusto per le strade di montagna, l'asino è stato sostituito completamente con l'arrivo dei nuovi macchinari agricoli. Dal 2008, l'Amministrazione Comunale li ha reintrodotti per pulire i prati incolti e per esercizi di onoterapia.
L'area commerciale-industriale sorta poco fuori dal paese vanta un polo tecnologico di altissimo livello.
L'Ente Tutela Pesca, capofila del progetto europeo Life Rarity, ha avviato ad Amaro un allevamento di gamberi autoctoni con l'intento di proteggere e rafforzare le specie regionali, eradicando l'invasivo gambero rosso della Louisiana.