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BENVENUTO A BRACIGLIANO, IL BORGO DELLA CILIEGIA SPERNOCCHIA!
Bracigliano è un borgo campano di 5.515 abitanti, situato nell'area montana tra la Valle dell’Irno e l’Agro Nocerino-Sarnese, in un affascinante contesto che coniuga vita rurale e vita cittadina.
Il suo territorio vanta una fiorente produzione di ciliegie fin dagli inizi del Settecento .... Considerata "l'oro rosso" del borgo, la Ciliegia di Bracigliano è un prodotto a marchio D.O.P. ed è stata premiata più volte "ciliegia più buona d'Italia", l'ultima a Modena nel 2011, in occasione della Festa Nazionale "Città delle Ciliegie". Il periodo delle ciliegie è l'ideale per ammirare il paesaggio collinare dell'Agro, che si tinge di varie sfumature di rosso. La pregiata varietà tipica di Bracigliano, chiamata “Spernocchia”, matura però tardivamente, da metà giugno ai primi di luglio, e dà il benvenuto all'estate. La maturazione tardiva è dovuta principalmente all'altitudine tra i 600 ed i 1200 metri sul livello del mare. Alla regina della tavola braciglianese, è intitolata anche una manifestazione che si svolge ogni anno a giugno e si chiama "Bracigliano - A terra de’ cerase”, durante la quale è possibile gustare le ciliegie nelle diverse combinazioni. Il borgo è famoso anche per la produzione e la coltivazione di castagne, di nocciole, di olio e di vino, che rendono Bracigliano un perfetto ritrovo degli amanti della “buona tavola”.
Forte dell'influenza religiosa subita nei secoli passati, Bracigliano pullula di chiese e strutture di natura cristiana, tra le quali l'incantevole Convento di San Francesco d'Assisi, immerso nel verde dei tigli secolari delle colline del borgo. Risalente al 1618, lascia attoniti per la presenza di numerosi affreschi francescani e di statue e stemmi appartenuti ai Marchesi Miroballo, fondatori del convento. L'affascinante complesso architettonico è teatro di numerose iniziative del borgo, tra le quali quella gastronomica nota proprio come "Sagra del Convento", che si tiene nelle ultime giornate d'agosto.
Ma il maggiore attrattore turistico del borgo di Bracigliano è senz'altro il Palazzo De Simone, una tra le strutture più moderne dell'area. Restaurato nel 2014, il suo auditorium è in grado di ospitare iniziative artistiche ed eventi culturali di grande portata regionale, nazionale ed internazionale; da spettacoli teatrali e musicals ad iniziative dedite alla musica classica ed alla danza. E' proprio grazie alla portata di questi eventi che il Palazzo funge da vera e propria calamita del borgo. Per l'ingegno e la meraviglia architettonica, secondo anche alcuni documenti rinvenuti, sulla costruzione del Palazzo ci sarebbe la mano o quantomeno l'influenza, del famoso architetto di fama mondiale Luigi Vanvitelli, ideatore della Reggia di Caserta.
Il borgo di Bracigliano è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Un evento molto suggestivo del borgo è quello de "I Misteri del Venerdì Santo", una tradizione bizantina che perdura nei secoli, una vera e propria sacra rappresentazione dei vari momenti della Passione di Gesù. In uno scenario indimenticabile, si vede sfilare un lunghissimo corteo, al quale prendono parte anche le Autorità religiose, civili e militari.
Negli Anni Cinquanta, a Bracigliano si produceva un terzo delle ciliegie della Campania, che era all'epoca la prima regione cerasicola d'Italia. In un atto notarile di Bracigliano del 1766, si fa già riferimento alla cessione di un terreno ricco di piantagioni di "cerase e ficoni" di eccelsa qualità.
Il Gran Concerto Bandistico Città di Bracigliano F. D'Amato e F. Cardaropoli è uno dei complessi bandistici più conosciuti del Sud. Bracigliano vanta infatti una secolare tradizione bandistica, tanto da esser stata definita “città della musica bandistica” dal Prof. Cardaropoli, direttore e compositore per banda. Bracigliano ha finanche tracciato punti fondamentali nelle espressioni del “pentagramma”.
Citazioni famose
"Il suo territorio [...] è tutto scoscese, non avendo che poche pianure, ed è quasi tutto circondato da monti. In uno di questi vedesi un gran sasso, appellato volgarmente Gesto, o Piesco, e Ciesco, il quale reca meraviglia il non cadere per rovinare l'intero paese. [...] Vi passa un ruscello proveniente da un ran fiume, che passa per sotto una profondissima grotta di una mirabile struttura della natura, ch'è in una della sue montagne..." Cit. Lorenzo Giustiniani in Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, 1797.
Apparizioni cinematografiche
Il cortometraggio "Comevuoichemichiami" è stato girato dal regista braciglianese Simone Albano, attivo nell’ambito cinematografico insieme a grandi nomi del cinema come Placido e Tognazzi. Il regista, dopo anni di studio e carriera all'estero, ha dedicato ai braciglianesi questo suo prodotto - seppur girato a Latina - per averne reso possibile la realizzazione grazie ad una generosa raccolta fondi.
Cenni Storici La storia del borgo di Bracigliano pone le sue antiche radici nel IV secolo a.C., secondo quanto riportano numerosi reperti Etruschi rinvenuti nella cittadina.
I primi abitanti della comunità erano pastori ed agricoltori, che hanno posto le basi di un’economia rurale basata su quelli che sono ancora oggi i prodotti tipici di questa terra: le ciliegie, l'olio, il vino ed il “Mallone”. Nato tanti anni fa, quest'ultimo è una delle specialità che offre il borgo di Bracigliano: si tratta di un composto di erbe, cime di rapa, patate, peperoncino e olio d’oliva. Un mix “povero”, ma estremamente gustoso, tanto da dedicargli un’iniziativa gastronomica, la cosiddetta “Sagra del Mallone”, apprezzata non solo dalla comunità braciglianese, ma anche dai paesi limitrofi.
Bracigliano è da considerarsi uno dei siti di maggiore interesse sotto il profilo religioso. Lo si nota non solo dal numero di Chiese che vi si possono visitare (elevato, se si considera l’estensione del borgo), ma anche dalle prime testimonianze cristiane, annoverate agli inizi del I secolo d.C.
Il borgo è stato teatro di numerosi conflitti, come le guerre sannitiche e quelle puniche. Sono state rinvenute infatti numerose trincee e reperti archeologici che hanno dipinto la storia del borgo.
Nella frazione di Casale è presente il “Codex Diplomaticus Cavensis” (Codice Diplomatico Cavese), ovvero un’antica pergamena che annovera l’esistenza del borgo, in scrittura longobarda.
Il borgo fa parte del Principato Citra durante il Regno delle Due Sicilie, precisamente durante il periodo che va dal 1806 al 1860. In tempi recenti è stato colpito da un evento tristemente ricordato come il “terremoto dell’ottanta”, da cui però è riuscito a “rinascere” grazie ad iniziative atte alla ripresa del paese, dimostrando tenacia e gran forza di volontà.
Grazie alle iniziative culturali e gastronomiche il borgo ha ripreso vita e gode oggi di quello che gli storici amano definire un “periodo di grande splendore”.