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BENVENUTO NEL BORGO DI CIVITACAMPOMARANO, RARO ESEMPIO DI ROCCAFORTE MARTINIANA!
Civitacampomarano è un borgo molisano di soli 341 abitanti, che sorge tra la vallata del fiume Biferno e quella del fiume Trigno, in un territorio caratterizzato da numerosi calanchi e gole dalle pareti a strapiombo ....
Questo piccolo borgo vanta un ricco patrimonio culturale, storico e architettonico, valorizzato in particolar modo da un approfondito studio del Dott. Gabriele Palma, che ha individuato in Civitacampomarano un esempio unico di Roccaforte Martiniana nell'Italia Centro-Meridionale. Questa scoperta rende particolarmente interessante passeggiare tra i suggestivi vicoletti del borgo antico, dove potrete cogliere le magnifiche peculiarità dell'architettura del grande maestro senese Francesco di Giorgio Martini.
Nel borgo antico resterete incantati altresì dalle vivaci pitture che animano le mura e le porte delle abitazioni, e ne fanno un vero e proprio Museo a cielo aperto. E' con l'intento di promuovere il turismo nel borgo che sei artisti di street art, di calibro nazionale ed internazionale, hanno rivalutato e rilanciato le zone disabitate in chiave contemporanea, realizzando circa 40 singolari opere murali, tra le quali spiccano anche loghi famosi come quello di Gmail, di WhatsApp, di Facebook, di Google. Realizzati sotto la direzione artistica di Alice Pasquini nel paese di origine del nonno materno, è grazie a lei che è nato il CVTà Street Fest, ovvero la festa dell'arte di strada, oggi una manifestazione di respiro internazionale.
Fulcro prezioso del borgo è l'imponente Castello Angioino, uno degli insediamenti fortificati più belli del Molise. Dichiarato Monumento Nazionale nel 1979, sorge nella parte centrale e più antica del borgo, su di un colle di arenaria. Alcuni studiosi lo datano intorno al 1200 per la presenza di elementi architettonici tipici del periodo angioino, come le due imponenti torri cilindriche. Si possono ammirare anche una terza torre parzialmente distrutta e ricostruita, ed una quarta più piccola inglobata in una delle case private costruite a ridosso delle mura. Per accedere al Castello, si percorre una scalinata che conduce dinanzi ad uno splendido portale trecentesco, dove un tempo vi era un ponte levatoio che collegava il Castello al centro abitato. Il fossato che circonda la struttura separava nel Quattrocento il Castello dalla cinta muraria, oggi scomparsa. Nonostanti i vari interventi di consolidamento e restauro, il Castello non ha perso il suo antico splendore.
Il borgo di Civitacampomarano è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il borgo vanta una ricca presenza di campi di ulivo e fa parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Nelle contrade sono stati rinvenuti cocci, tegole e vasi riconducibili al periodo sannitico.
Tra le estese aree boschive del territorio vi è quella di Vallemonterosso, attrezzata per pic-nic, dove ogni anno si festeggia l'inizio dell'estate con un raduno equestre!
Nelle vicinanze del Castello sorge la Chiesa di Santa Maria Maggiore, che nel 1903 crollò a causa dello sfaldamento di un costone tufaceo.
Nella zona bassa del borgo vi è un Cimitero Napoleonico, tra i pochi esempi rimasti nel Centro e nel Sud d'Italia.
Il borgo ha dato i natali a uomini illustri come Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe, le cui case si trovano nel borgo antico. Vincenzo Cuoco è stato uno storico e uomo politico facente parte del Governo della Repubblica Partenopea, mentre Gabriele Pepe è stato un famoso patriota, letterato e poeta. La casa di Cuoco è oggi una residenza turistica.
In tempi recenti, Civitacampomarano è stata ammessa alla campagna delle Nazioni Unite "Making Cities Resilient" che ha come obiettivo quello di ridurre i rischi di catastrofi e promuovere la resilienza degli abitanti. Il 4 marzo 2017, infatti, il borgo è stato colpito da una frana che ha comportato l'evacuazione di 14 famiglie residenti nel centro storico.
Cenni Storici L'etimologia del nome Civitacampomarano è di dubbia provenienza, ma il fatto che in origine il paese si chiamasse Campimarani avvalorerebbe l'ipotesi di alcuni studiosi che il borgo sia sorto su una preesistente Civitas, identificata nella cittadina Maronea dei Sanniti; altri ritengono invece che Civitacampomarano significhi "Città di luogo ombroso" per la folta presenza di boschi.
Il primo documento scritto che cita Campimarani risale al 999 d.C., ed è stato redatto dalla cancelleria dell'Imperatore Ottone III di Sassonia.
La formazione del borgo nel suo aspetto odierno avviene nel X secolo d.c., con la fusione di vari villaggi della Valle e una conseguente crescita economica, al punto tale che la popolazione si fregiava del titolo di "Civitas", successivamente aggiunto al nome attuale del borgo.
Nei secoli, il paese è stato dominato da varie popolazioni, tra cui i Longobardi, i Normanni, gli Aragonesi e i Borboni.
E' tra 1700 e 1800 che vive il suo periodo di massimo splendore, caratterizzato da un notevole incremento demografico (oltre i 3000 abitanti).
Oggi il borgo ha mantenuto il suo caratteristico centro storico, un tempo popolato da botteghe artigiane e luogo di scambi commerciali.