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Miglionico (MT)

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Foto Miglionico (MT)
BENVENUTO A MIGLIONICO, IL BORGO DEI FICHI E...DEL MALCONSIGLIO!

Miglionico è un borgo di 2.445 abitanti, che sorge sulla cresta di una collina tra i fiumi Bradano e Basento, in stupenda posizione panoramica sulla Riserva regionale del Lago di San Giuliano e sulle valli circostanti ...

La prima cosa che il visitatore noterà dalla strada è l'imponente Castello del Malconsiglio, dove ebbe luogo l'avvenimento storico che rese celebre il borgo: "la Congiura dei Baroni" contro il re. Il Consiglio tra i Signori delle Terre del Mezzogiorno e re Ferdinando I d’Aragona avvenne proprio in una Sala del Castello di Miglionico dove quest'ultimo, fingendo di voler trattare, smascherò e fece decapitare i suoi cospiratori. Da allora quell'appellativo "sinistro" accompagna il Castello e il Borgo. E' possibile rivivere la "Congiura" attraverso un percorso interattivo-mutimediale, ma se ci andrete nel mese di agosto, potrete partecipare alla scenografica rievocazione storica che ogni anno attira migliaia di visitatori da ogni dove. Un evento di successo, che riporta il borgo al 1485 e coinvolge centinaia di attori e figuranti scelti tra gli abitanti, che si esibiscono tutto il giorno in varie prove come quelle di armi, cavalleria e l'addestramento dei falchi in volo, fino alla messa in scena finale del tragico epilogo della Congiura. 

Il Castello orienta dalla strada il visitatore verso il centro storico, Piazza Popolo, da cui si diramano le quattro vie che conducono nei 4 punti cardinali del borgo: a Nord, il rione Convento, dove sui resti della fortezza di Santa Sofia sorge un Convento Francescano; a Sud, il castello del Malconsiglio; a Ovest, il rione Sant'Angelo con il Palazzo Corleto, un antico castello ormai diroccato; a Est, il rione Torchiano, da cui si ammira la Riserva regionale del Lago di San Giuliano, il cui versante destro appartiene in parte a Miglionico. 

Il territorio di Miglionico, ricco di acqua e sorgenti naturali, vanta la migliore produzione di fichi di tutta la zona, regalando ai miglionichesi l'appellativo di "Pappaculumbrjedd", mangiatori di fichi. Degustare il prodotto tipico locale è d'obbligo una volta giunti nel borgo. Il “principe” delle tavole miglionichesi viene celebrato in una consolidata "Sagra di Qualità" che ha luogo nel mese di settembre nell'atrio del Castello del Malconsiglio e in piazza Castello; più che una sagra, una vera e propria fiera dedicata al "dolce dei poveri" in tutte le sue varietà: dai fichi a buccia verde, con polpa rossa o bianca, a quelli con buccia gialla o nera. I fichi, una volta maturi, vengono messi ad essiccare al sole sui cosiddetti "cannjìzz" - vassoi di canne - per poi essere infornati per conferirgli un colorito bruno. Una variante molto gustosa è quella ripiena: i fichi secchi, tagliati a metà, vengono farciti con una mandorla tostata, semi di finocchietto selvatico e scorzette di limone. Dalla cottura dei fichi freschi, poi, si ricava il vincotto, una sorta di miele naturale altamente nutritivo e perfino afrodisiaco, usato per condire i dolci in special modo durante il periodo natalizio. Insomma, se un famoso proverbio italiano recita “Non vali un fico secco”, questa sagra vi farà abbattere il pregiudizio su questo frutto dalle innumerevoli virtù. 

Il borgo di Miglionico è questo e molto altro ancora...

Curiosità 

  • Nella Sala del Malconsiglio il re Ferinando I d'Aragona imbandì la tavola per festeggiare la vittoria sui baroni.

  • In contrapposizione al miglionichese Castello del Malconsiglio vi è il Castello del Buonconsiglio di Trento, che un tempo si chiamava Malconsey per la sua collocazione su un dosso roccioso a ridosso delle mura urbane. Verso la fine del 1300, svanita l'origine della sua denominazione, si preferì un nome più positivo e da Malconsey fu chiamato Boniconsilii, ossia Buonconsiglio.

  • Nell'estate del 2006 è stato rinvenuto sulle sponde del Lago di San Giuliano uno scheletro fossile di balena di 27 metri, risalente al pleistocene. Trasferito in un laboratorio della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico, è in attesa di essere esposto presso il Museo Archeologico Nazionale di Matera.

  • Di notevole interesse è la Chiesa Matrice intitolata a Santa Maria Maggiore, scrigno di numerose opere d’arte, tra cui il preziosissimo Polittico del Cima da Conegliano e il Crocifisso ligneo di Frà Umile da Petralia (PA), noto per aver ispirato Mel Gibson per la sua famosa pellicola “The Passion”.

  • Un affascinante e particolareggiato pannello decorativo in ceramica, dalla vivacità cromatica, fu realizzato a Miglionico dall'artista Mitarotonda. L'opera rievoca un episodio dell'Insurrezione Risorgimentale del 1860: i preparativi per la partenza verso Potenza di un gruppo di cittadini di Miglionico - primo paese della Basilicata ad insorgere - per dar vita nel capoluogo al primo governo provvisorio dell'Italia unita. La scena è ambientata in quella che un tempo era la piazza del paese: l’atrio davanti alla Chiesa Madre. 

  • Il borgo ha dato i natali all'insigne compositore Francesco Stabile nell'Ottocento. La sua notevole produzione musicale - ricca di romanze, sinfonie, musica da camera e musica sacra - è degna di nota. A lui è intitolato il noto Teatro Comunale di Potenza di cui fu finanziatore. Fra le sue ultime composizioni, l'Inno a San Gerardo, i Responsi a San Francesco e l'Inno a Sant'Antonio da Padova.

Citazioni famose

  • “Dovunque sono andato, ovunque andrò ancora, non ho trovato, non ritroverò la luce intramontabile di queste montagne, lo scintillio dei nostri fiumi, il profumo della nostra frutta e quello acutissimo e soave dei nostri fiori con il collo teso all’azzurro del cielo…e così la focaccia umida di pomodoro che sembra ed è sangue della nostra terra, l’abbacchio al forno, gli “gnommorelli” sapidi di lauro e sale grosso; i pani lucidi, tondi”. Cit. Marino Leogrande, autore di numerose opere narrative ispirate alla nativa Basilicata, tra cui, in risposta a Carlo Levi, "Cristo non si è fermato ad Eboli", 1954.

  • "...la disfida rappresenta un tassello importante, e si comprendono perciò le ragioni delle onorificenze e delle ricompense che furono concesse ai suoi protagonisti. In modo particolare al Fieramosca, che ebbe benefici ben più sostanziosi dell'omaggio dei poeti. Con un diploma del 17 dicembre 1504 il re cattolico Ferdinando d'Aragona gli concesse infatti un feudo, per sè e per i suoi eredi, la contea di Miglionico...". Cit. Giuliano Procacci in La disfida di Barletta: tra storia e romanzo, 2001.

Apparizioni cinematografiche 

  • Alcune riprese del film "Il Demonio" (1963) di Brunello Rondi sono state effettuate a Miglionico.

  • Lo sceneggiato Rai in 7 puntate "L'eredità della Priora" (1980), di Anton Giulio Maiano, è stato girato in parte a Miglionico.

  • Alcune riprese di "Nightingale" (2017) - il kolossal della Warner Bros diretto da Patty Jenkins con protagonista “Miss Israele” Gal Gadot nei panni di Wonder Woman - si sono svolte nell'affascinante Castello del Malconsiglio di Miglionico. 

  • Sempre a Miglionico sono state girate molte scene della fiction di Rai 1 "Imma Tataranni sostituto procuratore" (2019) del regista Francesco Amato, tratta dai romanzi "Come piante tra i sassi", "Maltempo" e "Rione Serra venerdì" della scrittrice lucana Mariolina Venezia.



Cenni Storici
Le origini di Miglionico sono da ricondursi probabilmente ad una città enotria, come testimoniano i rinvenimenti archeologici del VI secolo a.C. La tradizione vuole che a fondarla sia stato Milone, un celebre atleta definito olimpionico per aver vinto svariate volte durante le lotte dei Giochi Olimpici, dal quale deriverebbe anche il nome del borgo. Altri studiosi ritengono invece che il Milone in questione sia un altro, un luogotenente che prese parte alla battaglia di Heraclea.

Sullo stemma del comune vi sono le 7 M della frase Milo Magnus Miles Me Munivit Magnis Muris, con cui si ricorda come Milone muní Miglionico di grandi mura di cinta.

La storia del borgo ruota attorno a quella del suo maestoso castello e dell’avvenimento storico noto come la Congiura dei Baroni, contro il re Ferdinando I d’Aragona il Vecchio, re di Napoli.

I Baroni delle Terre del Mezzogiorno ordirono una congiura contro la dinastia aragonese, promossa, tra l’altro, dal Duca di Salerno e da Antonello Petrucci, segretario particolare del re, cui aderirono anche il papa Innocenzo VIII, il Barone Pirro del Balzo, principe di Altamura, il Marchese di Bitonto, i Duchi di Melfi e di Nardò e, infine, Girolamo Sanseverino proprietario della terra di Miglionico e del Castello. Re Ferdinando, scovato l'inganno, finse di voler trattare la pace e riunì tutti i Baroni coinvolti nella Sala del Castello, dove li fece decapitare. Da allora la Sala e il Castello stesso sono noti con l'appellativo di "Malconsiglio". 

Nel 1504, il borgo e il Castello furono consegnati a Ettore Fieramosca insieme al titolo di conte di Miglionico per la celebre vittoria durante la Disfida di Barletta. E' a lui che si devono le mura e la merlatura del castello, l'istituzione della festa della Madonna delle Grazie e della Porticella, e i pregiati affreschi della chiesetta urbana.

Dal 1570 i Sanseverino furono i signori di Miglionico, cui seguì nel 1607 Marcello Nigro, e nel 1624 Ippolito Revertera, Duca della Salandra. I signori di Salandra furono espropriati del Castello e di altre proprietà in seguito ai moti rivoluzionari del 1647 a Napoli, quando la popolazione insorse contro il conte che richiedeva la riscossione delle tasse. Il Castello venne consegnato tramite asta pubblica ai miglionichesi.

Miglionico prese parte anche ai moti risorgimentali del 1860. 

Nel 1867-1868 un'epidemia colerica colpì il borgo, facendo oltre 500 vittime. 

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Miglionico informa:


Pagina gestita dal comune di Miglionico con la collaborazione dalla Pro Loco.

Si ringraziano Pietro Amato, Gianfranco Dionisi, Samuele Maggio, Miglionicogov e Miglionicoweb per il materiale fotografico.

Eventi e Sagre
Rievocazione storica - La Congiura dei baroni
Feste
AGO
13
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Date non confermate
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