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Muggia (TS)

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Foto Muggia (TS)
BENVENUTO A MUGGIA, IL BORGO DEL CARNEVALE SENZA MASCHERE!

Muggia è un borgo del Friuli-Venezia Giulia di 12.899 abitanti, terra di confine tra l’Italia e la Slovenia. Con i suoi 7 km di costa, la baia di Muggia si affaccia sul Mare Adriatico, di fronte al Golfo di Trieste ... .

La sua schiera di case colorate e di edifici dalle architetture veneziane, a valle dei colli carsici e dei calli, crea un suggestivo gioco pittoresco sulle acque del mare, che appare come un vivido dipinto! In posizione dominante rispetto al porticciolo sul mare - “Mandracchio” - nella zona di Borgolauro, sorge il trecentesco Castello di Muggia. Pur essendo di proprietà privata, il castello è aperto ai visitatori tutto l’anno ed ospita numerosi eventi culturali. È possibile visitarlo in un unico tour insieme alla zona di Muggia Vecchia, nella quale è situato il Parco Archeologico con la Basilica Romana di Santa Maria Assunta, il Castelliere di Santa Barbara e i resti dell’antico abitato medievale.  

Muggia ha dato i natali all’artista, scultore, grafico e architetto d’interni Ugo Carà (1908 - 2004), il quale ha omaggiato il borgo donandogli buona parte del proprio corpus di opere, esposto al pubblico a partire dal 2006 presso il Museo di Arte Moderna Ugo Carà. Nel corso degli anni, il museo è diventato un importante luogo espositivo di arte contemporanea e propone numerose mostre ed eventi durante tutto l’anno.

L’evento più caratteristico del borgo è il Carnevale Muggesano, un vero e proprio tripudio di carri allegorici, coloratissimi costumi, giochi e balli, a cavallo tra la tradizione veneziana e la cultura istriana, con una particolarità che lo rende unico: non vi sono maschere facciali! Lo scopo è quello di mostrarsi al pubblico con la propria identità, piuttosto che con le sembianze di qualcun altro. La manifestazione si apre il giovedì grasso con il “Ballo della Verdura”, durante il quale uomini e donne, organizzati in Compagnie, danzano con il capo adornato da ghirlande verdi. Ciascuna Compagnia sceglie un tema attorno al quale creare i propri costumi, nonché scenografie e rappresentazioni di teatro di strada. La domenica, giorno della sfilata dei carri, la manifestazione si conclude con la premiazione della Compagnia più bella ed originale.

Il borgo di Muggia è questo e molto altro ancora…

Curiosità

  • A Muggia è esistito un dialetto, il "muglisano", che si è estinto alla fine dell'Ottocento. Si trattava di una parlata ladina simile al dialetto friulano, la quale ha convissuto con il dialetto muggesano tuttora parlato e di derivazione istro-veneta. Fu l’abate Jacopo Cavalli, nel 1889, a raccogliere le ultime testimonianze del muglisano.

  • Muggia, borgo di confine tra l’Italia e la Slovenia, fa parte dei comuni del Friuli-Venezia Giulia in cui vige la tutela della comunità slovena, parte integrante dell'intera comunità muggesana.

  • Muggia è simbolo della Resistenza partigiana. Alma Vivoda, la prima partigiana caduta durante la guerra di Resistenza, insieme al marito e al padre gestiva a Muggia la trattoria "La Tappa", un vero e proprio quartier generale per i militanti muggesani della zona di Trieste e dell’Istria. La trattoria fu chiusa nel 1940 e Alma divenne oggetto di persecuzione da parte dei nazi-fascisti fino alla sua morte, avvenuta nel 1943. A lei è intitolato il Circolo di Cultura popolare di Santa Barbara di Muggia.

  • Originari di Muggia erano anche i politici e partigiani Luigi Frausin e Natale Colarich, entrambi giustiziati dai nazi-fascisti e insigniti della medaglia d’oro al valor militare.

Apparizioni cinematografiche 

  • Il borgo immaginario di "Castel Marciano", che fa da sfondo alle vicende della fiction "Il silenzio dell'acqua" (2020) diretta da Pier Belloni, è stato ricreato a partire da scene e panoramiche girate a Duino e Muggia. Numerose riprese sono state condotte presso il porticciolo di Muggia (Mandracchio), la Basilica di S. Barbara e il Palazzo Comunale. Attori protagonisti: Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti.


Cenni Storici
Il primo insediamento umano del territorio muggesano fu un villaggio fortificato o "castelliere", che sorse nell'attuale zona di Muggia Vecchia tra l'VIII e il VI sec. a.C.

I romani, dopo la fondazione di Aquileia (181 a.C.) e la progressiva conquista del territorio friulano e dell'Istria, con le campagne condotte tra il 178 e il 177 a.C., posero un accampamento in posizione difensiva su uno dei colli di Muggia, il "Castrum Muglae," per proteggere le proprie colonie dalle incursioni degli Istri.

Nei secoli successivi alla Caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.), a Muggia si succedettero le dominazioni dei Goti, dei Longobardi, dei Bizantini e dei Franchi, finché nel 931 i re d'Italia Ugo e Lotario non la donarono al Patriarca di Aquileia. 

Nel 1420, dopo aver subito attacchi da parte dei Genovesi, Muggia scelse di annettersi alla Repubblica di Venezia.

Fino alla fine del Quattrocento, la zona abitata di Muggia corrispondeva all'attuale borgo medievale di Muggia Vecchia, che andò progressivamente spopolandosi in seguito al trasferimento dei propri abitanti in prossimità del mare, in zona "Borgolauro", sede dell'attuale centro cittadino.

Dopo più di tre secoli di dominio veneziano (1420 - 1797) e quasi un decennio di dominio napoleonico (1805 - 1814), Muggia passò sotto il dominio austriaco e, a partire dal XIX secolo, sviluppò un'importante industria cantieristica navale, che trasformò profondamente il tessuto socio-economico di questo borgo marittimo, fino ad allora dedito alla pesca. All'inizio del '900, con l'apertura del Cantiere di S. Rocco e del vicino Cantiere di S.Marco a Trieste, Muggia si affermò in via definitiva come centro operaio e proletario.

Al termine della Prima guerra mondiale, i relativi trattati di pace sancirono la fine del dominio asburgico su Muggia, che nel 1918 passò al Regno d'Italia insieme all'intera Venezia-Giulia.

Durante la Seconda guerra mondiale, Muggia si distinse quale uno dei principali comuni della Resistenza istro-veneta e, in virtù del proprio tessuto sociale proletario e anti-fascista, fu uno dei luoghi di riferimento per i partigiani durante la Guerra di Liberazione dai nazi-fascisti. Per questo motivo, il borgo è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare

Il trattato di pace di Parigi del 1947 decretò l'inclusione di Muggia nel Territorio Libero della zona A di Trieste. Successivamente, con le spartizioni territoriali stabilite dal memorandum di Londra del 1954, un terzo del territorio di Muggia passò alla Jugoslavia e i 2700 residenti dei territori ceduti allo stato limitrofo decisero di trasferirsi nelle zone muggesane rimaste italiane. 

Con il Trattato di Osimo (1975), venne confermato lo stato di fatto della separazione territoriale che si venne a creare nel Territorio libero di Trieste fra la zona A - di pertinenza italiana - e la zona B - amministrata dalla Jugoslavia - a seguito del Memorandum di Londra, rendendo definitive le frontiere fra l'Italia e l'ex Jugoslavia. 

Nel 2007, con l'ingresso della Slovenia nello spazio Schengen, la frontiera che separava Muggia dal resto dell'Istria è stata abolita e, grazie a numerosi progetti europei di collaborazione transfrontaliera, il borgo è un attivo fautore e beneficiario di scambi interculturali e commerciali, nonché una rinomata meta turistica.

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Eventi e Sagre
Carnevale Muggesano
Feste
FEB
18
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Cosa fare
Museo d'Arte Moderna Ugo Carà
Musei e Siti Archeologici
Luogo MUGGIA (TS)
Orari Da martedì a sabato:17:00 / 19:00; sabato, domenica festivi: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00; lunedì chiuso.
Civico Museo Archeologico
Musei e Siti Archeologici
Luogo MUGGIA (TS)
Orari Sabato (ingresso libero) dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 - previo appuntamento, scrivendo a ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it
Castello di Muggia
Castelli e Fortezze
Luogo MUGGIA (TS)
Basilica di Santa Maria Assunta
Santuari, Chiese e Monumenti
Luogo MUGGIA (TS)
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