L'
Acquedotto Cavour rappresenta uno dei patrimoni storico-culturali del borgo di Sarconi, parte integrante del suo panorama.
Passeggiando negli splendidi giardini lungo l’Acquedotto ed il Torrente Sciàura ad esso adiacente, si svela un’area ricca di storia e di antiche tradizioni.
Costruito tra il 1863 e il 1867, questo capolavoro di ingegneria idraulica dell’architetto napoletano Gennaro Pizzicara rappresentò un grande miglioramento per l’agricoltura e l'allevamento dell’intera vallata, uniche fonti di reddito del territorio.
L'acquedotto si occupò per molti anni dell'irrigazione dei terreni nell'Agro di Sarconi e Moliterno e permise lo sviluppo delle superfici agricole irrigue con conseguente incremento di produzioni di qualità, quali il fagiolo di Sarconi.
Nei pressi del paese si possono ammirare due
antichi mulini ad acqua, uno dei quali interessa il Torrente Maglie.
Curiosità
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È stato il primo canale ad essere costruito con capitale privato; fu infatti commissionato da cinque famiglie dell'epoca, di cui quattro di Moliterno ed una di Sarconi - la famiglia Arnone - con l'intento di assicurare a tutti la quantità necessaria di acqua per la coltivazione.
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I tratti più importanti di questa grande opera sono quelli che oggi sono ancora visibili (in parte) nel comune di Moliterno in contrada "piani di maglia", dove è possibile vedere la captazione dell’acqua ed il sistema di regolamentazione del flusso d’acqua.