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BENVENUTO NEL BORGO DI GRUMENTO NOVA, LA "PICCOLA POMPEI" LUCANA!
Grumento Nova è un antico borgo lucano di 1.689 abitanti, di impronta medioevale, che sorge nel cuore dell'alta Val d'Agri a 771 m s.l.m .... Posto su di un colle con tre cime - San Michele, il Castello e la Chiesa Madre -, il borgo domina dall'alto la pianura dove sorgeva l’antica colonia di Grumentum, tra la confluenza del torrente Sciaura nel fiume Agri.
Grumentum, considerata la "Piccola Pompei lucana", fu fondata dai Romani nel III secolo a.C. ed era uno dei più importanti centri della Lucania in epoca romana, nodo strategico dal punto di vista militare durante le guerre sannitiche. Qui risiedeva l'intera comunità prima di rifugiarsi sulle alture circostanti in seguito alla distruzione attuata dai Saraceni nel 973. I suggestivi scavi di Grumentum riportati alla luce mostrano solo un decimo della maestosa città, originariamente circondata da mura con sei porte e estesa su un'area di circa 25 ettari. La maggior parte dei reperti rinvenuti nel Foro sono custoditi nel Museo Nazionale dell'Alta Val D'Agri, nei pressi dell'area archeologica. Di particolare rilievo, l'esposizione della raffinata testa in marmo raffigurante Livia Drusilla Claudia, la vedova dell’imperatore Augusto.
Grumento Nova vanta anche la presenza di una delle biblioteche più fornite della Basilicataper le opere antiche, risalenti perfino al XV secolo, quando si iniziarono a stampare i primi libri con la stampante a caratteri mobili. La Biblioteca nacque intorno al XVII secolo per volontà dell'arciprete della Collegiata Insigne Carlo Danio, nipote del famoso giurista Amato Danio, che alla morte di suo zio trasferì la biblioteca da egli voluta da Napoli all'antica Saponaria, al fine di sostenere il periodo di fervore culturale dell'epoca. Dal 2018 la biblioteca è situata nello storico palazzo Giliberti e contiene circa 2000 testi della collezione moderna e 2205 libri del patrimonio librario antico. Volumi dal valore inestimabile, con numerosi incunaboli, cinquecentine e seicentine, oltre ad una ricca sezione di manoscritti.
Ma Grumento Nova oltre a storia e cultura è anche natura. Grazie all'incredibile scenario naturalistico offerto dallo splendido Lago di Pietra del Pertusillo, dal Bosco Farnie con castagneti e faggeti e dall’incantevole Bosco Maglie con l'Oasi naturale “Bosco dei Cigni”, Grumento Nova rientra nel pittoresco paesaggio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
Il Borgo di Grumento Nova è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Per quasi mille anni, fino al 1932, il nome del paese è stato Saponaria di Grumento, in seguito Saponara, e gli abitanti si chiamavano saponaresi.
Citazioni famose
"A Grumentum nel profumo di un cespo tutto un poema, tutto un mareggiare di genti, di secoli, di eventi". Cit. Niccolò Ramaglia in «Memorie grumentine e saponariensi», 1700
"When Grumento was destroyed by the Saracens, the inhabitants fled to the tops of the mountains, and there erected Saponara, Montemurro, and Veggiano". Cit. Charles Dickens in "Household Words" (Weekly Journal), 1858
[A proposito di Viggiano] "...pittoreschi i dintorni: le rovine di Grumentum a pochi passi...". Cit. Giovanni Pascoli in Mario Biagini, "Il poeta solitario", 1963
Apparizioni Cinematografiche
Gli scavi di Grumentum sono stati luogo delle riprese di "Terra Bruciata", film del 1999 diretto da Fabio Segatori, girato tra Basilicata e Puglia.
Una delle più belle scene del film "Basilicata Coast to Coast" (2010), del regista e attore lucano Rocco Papaleo, è stata girata nell'Oasi Bosco dei Cigni, un'oasi naturale dell'incantevole bosco di Grumento Nova.
Cenni Storici Grumentum fu fondata dai Romani nel III secolo a.C. e costituiva, insieme a Venusia (291 a.C.) e a Paestum (273 a.C.), un nodo di comunicazione tattico durante le guerre sannitiche. Grazie alla via Heraclea – tra Venusia e Heraclea – e ad una strada che conduceva direttamente sul litorale tirrenico, Grumentum occupava anche una posizione militarmente strategica per i Romani.
Nel I secolo a. C. però la città visse un periodo di sofferenza, con calo demografico e crisi economica, dovuto alla guerra sociale tra Saponari e Romani contro gli Italici che vide questi ultimi prevalere e distruggere la città. Ne seguì una ricostruzione più tardi, in epoca cesariana e augustea, con una rinascita della città che si dotò di una nuova pavimentazione stradale, di decorazioni architettoniche di pregio, di impianti per l'acqua in piombo.
Nel IX e X secolo, le continue incursioni saracene costrinsero l'intera comunità a rifugiarsi sulle alture circostanti, quelle che costituiscono oggi i paesi limitrofi; fra questi Grumento Nova, ribattezzata nel 1932 con questo nome proprio in onore dell'antica Grumentum, fondata nel 954 sulla collina sovrastante.