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Spinoso è un borgo lucano di 1420 abitanti, situato su una collina ai piedi del Monte Raparo (1810 m s.l.m.), circondato da boschi di querce e castagne. Il borgo ha un belvedere naturale, che si affaccia sull'affascinante Lago di Pietra del Pertusillo, una delle cornici naturali più suggestive della Val D'Agri ....
Connotato da uno straordinario patrimonio naturalistico, Spinoso rientra nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese che, con la sua biodiversità e le sorgenti cristalline, offre spettacolari escursioni in paesaggi incontaminati. La sua posizione privilegiata - tra le pendici del Monte Raparo e il Lago - consente di ammirare tutta la vallata, ed è per questo il luogo ideale per gli amanti della natura a 360 gradi e a tutti livelli. Si può scegliere di passeggiare tra i boschi, di svolgere attività all'aria aperta, di godersi semplicemente il panorama, o perfino di fare birdwatching dalle apposite postazioni e - magari - avere la fortuna di vedere in azione il capovaccaio, una specie rara di avvoltoio. Per ristorarsi in mezzo alla natura, si può optare per le aree pic-nic attrezzate, sulle sponde del Lago di Pietra del Pertusillo, oppure per il magnifico rifugio sulla cima del Monte Raparo.
Questo piccolo borgo attira ogni anno migliaia di visitatori dalla Basilicata, dalla Puglia e dalla Campania, grazie al ventennale evento "Alla ricerca dei sapori perduti", che il 12 e il 13 agosto anima le vie del borgo. Ben 12 taverne, che rappresentano i 12 mesi dell'anno, offrono i migliori piatti tipici di ciascun mese, appartenenti naturalmente alla gastronomia lucana. A fare da corredo alla festa, musica e vino a volontà.
Spinoso sa ammaliare gli occhi, il palato, e anche le menti. E' proprio in questo piccolo borgo che si formarono molti dei giovani che ebbero un ruolo fondamentale nei moti risorgimentali, tra i quali Giacinto Albino, Giacomo Racioppi e Michele Tedesco. A Spinoso, infatti, il giurista e patriota Francesco Antonio Casale (1804-1879) aveva fondato la "Scuola Romantica Spinosese", tra le più prestigiose del meridione. La scuola aveva sede nel Palazzuolo Romano, uno fra i tanti raffinati Palazzi Gentilizi del borgo, risalenti al 1700-1800; i maestosi Portali in pietra di questi palazzi, rievocano la mirabile maestria degli scalpellini del borgo, che gli hanno fatto guadagnare la fama di "borgo dei Portali".
Il borgo di Spinoso è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Spinoso ha vinto nel 2011 il Premio "Bell'Italia" come località inedita d'interesse turistico culturale ed ambientale, assegnato da Globe Italia International e dal Comune di Milano in occasione della famosa Borsa Internazionale del Turismo (BIT).
Una leggenda narra che il vecchio borgo di Spinoso - situato in località Carro Nuovo - fosse pericoloso per la presenza cospicua di enormi serpenti.
Il borgo visse un periodo d'oro durante gli anni della costruzione della diga del Pertusillo (1957-1963), anni che portarono nuovi abitanti e tanto lavoro.
Spinoso conserva un'antica tradizione artigianale, vantando ancora la presenza di ebanisti e di scalpellini che lavorano la pietra secondo l'antica tradizione. Le attività artigianali legate alla cultura contadina e pastorale, in particolare, stanno rifiorendo. Tra queste, spicca la produzione di sedie impagliate.
I numerosi vicoletti di Spinoso, storti e strettissimi, sono nati per spezzare la forza del vento.
Il magnifico Belvedere sull'Alta Valle dell'Agri, a Piazza Plebiscito, è il luogo prediletto da coloro che amano dipingere all'aria aperta.
Citazioni famose
"La provincia della Basilicata è una delle più ricche e delle più popolose d'Italia. Quand'ella avrà le sue strade ferrate e le sue vie di comunicazione interna, sarà il più gran tesoro del regno italiano; poiché ella ha i più preziosi boschi che vi siano, le acque sorgive più abbondanti, i pascoli più feraci ed i terreni più fertili; pianure e colline, montagne e vallate amenissime; ed è estesa quanto la Toscana tutta". Cit. Carlo De Cesare in Giuseppe Galasso, Rosario Romeo, Atanasio Mozzillo, Storia del Mezzogiorno, 1994.
"Se prima del fumo pensassimo all'arrosto, sarebbe meglio per le patate e per il mio paese". Cit. Giuseppe Di Luise (durante la Prima edizione della Sagra 'ra patana arrustuta), 1979
Apparizioni cinematografiche
Alcune scene del film Basilicata Coast to Coast (2010), diretto dal regista lucano Rocco Papaleo, sono state girate a Spinoso (Lago di Pietra del Pertusillo).
Cenni storici
Spinoso trae le sue origini dalla distruzione della vicina Grumentum per mano dei Saraceni, tra il IX e il X secolo. I profughi grumentini che riuscirono a fuggire, trovarono riparo esattamente lì dove oggi sorge il borgo: alle pendici del Monte Raparo. Inizialmente vi costruirono un pagus (villaggio di capanne); dopo averne apprezzato la tranquillità e la salubrità dell'aria, vi si insediarono in pianta stabile, dando origine al borgo di Spinoso, insieme ad alcuni pastori e contadini che avevano trovato già sul posto, originari dell'antichissimo borgo rurale di Carro Nuovo.
L'etimologia del nome del paese sembrerebbe derivare dal latino "Spina" (aculeo) unito al suffisso "osus" (che indica abbondanza) che ha dato così origine così a Spinoso, ovvero "luogo pieno di spine".
Più tardi fu infeudato dai Normanni. A succedere fu poi da Federico II di Svevia, che lo donò nel 1239 a Guida Balbano. Quest'ultima, a sua volta, lo portò in dote matrimoniale al Conte di Tricarico, Ugone Sanseverino. Passò poi ai Sanseverino di Saponara, che lo tenero per ben 5 generazioni; poi ancora ai Minutolo (fino al 1588); e ai Guzmann Carafa di Stigliano. L'ultimo dei Carafa morì senza eredi e a succedergli furono i principi Valle, gli Enriquez, e infine gli ultimi signori che dominarono il borgo fino al 1806, gli Spinelli di Fuscaldo.
Nel 1799 Spinoso, Sarconi e Viggiano parteciparono attivamente alla Rivoluzione Napoletana.
A Spinoso fu fondata dal giurista e patriota Francesco Antonio Casale (1804-1879) la "Scuola Romantica Spinosese", una delle pochissime scuole pubbliche, di ispirazione liberale, presenti in Basilicata prima dell'Unità d'Italia nel 1861, nonché una delle più prestigiose del meridione. Qui si formarono molti dei giovani che ebbero un ruolo fondamentale nei moti risorgimentali, tra i quali Giacinto Albino, Giacomo Racioppi e Michele Tedesco (pittore di fama europea).
La scuola aveva sede nel Palazzuolo Romano, uno dei tanti raffinati Palazzi Gentilizi di Spinoso, risalenti al 1700-1800, che con i loro maestosi Portali in pietra rievocano la mirabile tradizione degli scalpellini del borgo.
Il terribile terremoto del 1857 colpì duramente il borgo che si spopolò sempre più col movimento migratorio verso le Americhe.