Situata nel Rione di San Filippo, la
Casa Museo di Albino Pierro è oggi sede del
Centro Studi Pierro, che gestisce l'annessa Biblioteca.
Ogni anno, turisti e studiosi - sia italiani che stranieri - arrivano da tutto il mondo affascinati dal talento e dal forte legame di questo grande poeta nativo di Tursi, più volte candidato al Nobel per la Letteratura, che per la poetica dichiarata e per aver convertito al lirismo il dialetto tursitano si è rivelato
uno dei maggiori poeti della seconda metà del Novecento italiano, ricevendo nel 1992 - 3 anni prima della sua morte - la laurea Honoris Causa.
L'edificio è composto da un seminterrato con affaccio su vico Garibaldi e da due piani rialzati che danno su corso Umberto I. I due piani superiori ospitano rispettivamente una
Biblioteca dove sono custoditi i libri e le opere del poeta, con una riproposizione dello studio della sua casa romana, e una
Pinacoteca con una mostra permanente di dipinti di artisti lucani quali Nino Tricarico e Antonio Masini, ispiratisi alle liriche pierriane.
In questo Palazzo il poeta era solito ricevere i suoi cugini nobili e i suoi amici d'infanzia, fuggendo però spesso per raggiungere i cafoni e i loro figli con cui poter giocare e
parlare il dialetto.
Incantevole il
panorama che potrete godere da qui, con vista sul torrente Pescogrosso, sul Convento di San Francesco e sui suggestivi dirupi del Rione Rabatana.
Curiosità
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Albino Pierro, nelle sue opere, si è ispirato prevalentemente al suo antico quartiere "La Rabatana", caratterizzato dall'insediamento arabo-saraceno nell' 850-930 circa, ed ha voluto per questo essere sepolto nel cimitero comunale di Tursi.