In occasione del ventennale della scomparsa dell'amato Rocco Rossetti, sono state affisse targhe commemorative sulle mura della sua abitazione, segnando la nascita della
Casa Museo Rossetti.
Questo luogo è stato istituito per
preservare e onorare la memoria di Rocco Rossetti, celebrando il suo contributo alla comunità e mantenendo vivo il suo ricordo.
Conosciuto affettuosamente come “A' Tosca”, Rocco Rossetti è stato
uno degli ultimi rappresentanti della tradizione dell’arpa popolare viggianese e della Valle dell’Agri. Nato in una famiglia di musicanti, imparò a suonare l’arpa all'età di sei anni dal nonno Pasquale Capobianco, un caporchestra di un complesso locale. Morì nel marzo del 2004, lasciando un’eredità musicale preziosa ma poco riconosciuta. Le sue esibizioni furono documentate dal
musicologo Giuseppe Michele Gala, che lo fotografò e registrò il suo repertorio, preservando la memoria di un grande della musica popolare lucana.
Curiosità
- Rossetti suonava nelle feste di paese, ai matrimoni, ai funerali e perfino lungo il litorale di Metaponto per intrattenere i bagnanti. Rimase un musicista devoto fino alla fine dei suoi giorni, accompagnando spesso con la sua arpa i defunti al cimitero.
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Il Professor Giuseppe Michele Gala, musicologo, docente, antropologo ed etnocoreologo, ha dedicato la sua carriera allo studio delle tradizioni popolari italiane. Dal 1973, ha iniziato a interessarsi ai repertori orali del Sud Italia, documentando proverbi e canti tradizionali.