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Guardia Perticara (PZ)

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Foto Guardia Perticara (PZ)
BENVENUTO A GUARDIA PERTICARA, IL BORGO IN PIETRA!

Guardia Perticara è un borgo lucano di circa 519 abitanti, che sorge a 750 m sul colle della Serra, in posizione dominante sulla affascinante valle del torrente Sauro ... . Dalla sommità della dorsale, potrete ammirare un panorama sconfinato che spazia dal Pollino e lo Ionio, ai Monti della Maddalena, alle Dolomiti Lucane. Il borgo è iscritto al club de "I Borghi più Belli d'Italia"

Guardia Perticara è un antico paese molto caratteristico, brillantemente restaurato a seguito del terremoto dell'Irpinia del 1980. Da qualunque parte si arrivi, la via più semplice per raggiungerlo è la ex strada statale 103 di Val d'Agri. Se siete amanti dei paesaggi, però, e volete respirare l’autentica lentezza del luogo, non vi resta che dimenticare il traffico e scegliere una delle lunghe e curvose strade di un tempo, lasciandovi cullare dalle sinuose colline incise nei calanchi dall'aspetto lunare, in una rilassante alternanza di boschi e campi coltivati. Ogni tanto, qua e là, appare qualche casetta sperduta, magari divenuta oggi un'azienda agrituristica dove potrete soggiornare o degustare i prodotti genuini del territorio.

Giunti all'ingresso del paese, in Contrada San Vito, vi imbatterete nella cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio, un ex convento dietro la cui costruzione si cela la misteriosa storia di un principe alla ricerca del proprio figlio rapito. Proseguendo la vostra passeggiata lungo Via Garibaldi, con le sue nobili palazzine dai bellissimi particolari decorativi, vi ritroverete a Piazza Vittorio Veneto, nel cuore più antico del borgo ai piedi del colle col Castello. Sul lastricato della piazza noterete una Rosa dei Venti, con le indicazioni dei punti cardinali. Seguendo la direzione sud, arriverete nei pressi della cosiddetta Porta del Borgo antico, simbolo dell’abitato, dove comincia la storica Via dei Carbonari, oggi denominata Via Armando Diaz. Prima di arrivare alla bella Chiesa Madre di San Niccolò Magno, godetevi questa caratteristica strada di un tempo. Lungo il percorso rimarrete incantati dalla predominanza della pietra di Gorgoglione, elemento suggestivo che rende questo piccolo borgo un autentico gioiello. Dalle case, ai portali, agli archi, alle gradinate, ovunque spiccano queste pietre pregiate sapientemente lavorate dagli artigiani locali. Anche i vecchi toponimi delle strade e la cartellonistica sono stati recuperati, restituendo a questo antico borgo la sua preziosa identità storica e culturale.

Secondo il geografo greco Strabone, le zone interne della remota Lucania furono la culla della civiltà Enotria. La ricerca archeologica a Guardia Perticara attesta presenze umane nell'età del bronzo, con il rinvenimento di una Necropoli dai raffinati corredi tombali ritenuta una delle più importanti realtà funerarie italiche dell'Italia meridionale. La Necropoli sarebbe stata utilizzata per quasi quattro secoli, tra gli inizi dell'VIII secolo e la metà del V secolo a.C. Tanti e pregevoli i reperti rinvenuti, come i modellini di casa-tempietto con volatili o serpenti e protomi taurine, e le bottiglie in terracotta usate per gli olii profumati, con scene dei miti di Teseo e di Eracle. Potrete ammirare questi e molti altri interessantissimi reperti presso lo storico Palazzo Montano, che oggi ospita il Museo della Civiltà Enotria. Periodicamente nel Museo potrete assistere a mostre sui nuovi ritrovamenti archeologici portati alla luce.

Tra gli eventi estivi che riscuotono ogni anno un grande successo di pubblico, da non perdere è "La notte della Tarantella Lucana", che ha luogo ogni anno il 6 agosto. Per l'occasione viene esaltata la tradizione musicale locale, che affonda le proprie radici nella civiltà enotria, come dimostra il disegno di un arpista rinvenuto nella necropoli di Contgrada San Vito sul manico di un vaso del VI-V secolo a. C.

Guardia Perticara è questo e molto altro ancora...

Curiosità

  • Per le sue qualità turistiche e ambientali, nel 2011 Guardia Perticara si è aggiudicata la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

  • Un rapporto di Legambiente colloca Guardia Perticara al primo posto nella classifica della raccolta differenziata, tra i paesi lucani aventi meno di mille abitanti.

  • Secondo una leggenda, a seguito del crollo della primitiva cittadina di Perticara sul monte Petrino, la popolazione si sarebbe dispersa in tre abitati: Altamura, Guardia Perticara e Corleto Perticara. Guardia avrebbe accolto i nobili del tempo

  • Le eccellenze gastronomiche del territorio di Guardia Perticara provengono dagli allevamenti locali: carni di agnello, capretto, mucca podolica. Non solo, particolarmente pregiate sono le specialità ottenute dalla lavorazione del maiale, ovvero salsicce, soppressate, capicolli. Tra i latticini, da non perdere sono il caciocavallo, il pecorino e la ricotta da gustare col miele locale. Ottimi anche i prodotti da forno come i biscotti, il pane, la "strazzatella" (una specie di pizza) e la "chizzola" (il pane pasquale). Vi è poi lo squisito olio extravergine di oliva del Sauro, dotato di un disciplinare di qualità. Tra le piante spontanee, liquirizia rafano sono largamente utilizzate. Il piatto tipico sono i cosiddetti ferricelli al sugo di carne di maiale, sul quale a Carnevale si è soliti cospargere il rafano al posto del pecorino.

  • Tra gli illustri cittadini del borgo figura l'insigne medico Prospero Guidone, nato nel 1863. Quale docente di chirurgia della Regia Università di Napoli, si distinse nel campo della cardiologia inventando la "pinza", che prese il suo nome per interventi su organi parenchimali. Fu eletto deputato al Parlamento del Regno, ed una lapide all’Ospedale Loreto Mare di Napoli, lo ricorda: è proprio lì che morì nel 1922.

  • Nei dintorni di Guardia, potrete visitare le grotte basiliane, i ruderi dell’antica città di Turri e il Bosco comunale Amendola, 500 ettari di macchia mediterranea. 

Citazioni famose

  • Percorsi più giorni fra distese di monti, nudi, brulli, senza produzione, senza quasi un filo d’erba e avvallamenti altrettanto improduttivi: si correva per ore e ore senza trovare una casa, e al desolato silenzio dei monti succedeva il piano dove fiumi sconfinati scacciarono le colture e, straripando, impaludarono. Tratto dal racconto di viaggio di Giuseppe Zanardelli in Basilicata del 1902.

Apparizioni cinematografiche

  • Guardia Perticara venne scelta dal grande regista Francesco Rosi, tra le location dove ambientare alcune delle più toccanti scene del suo film "Cristo si è fermato a Eboli" (1979), tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Levi. Un murale in Via Garibaldi raffigurante attori e comparse, ricorda l'evento che interessò le scene della piazza (nell'odierna Piazza Europa, prima Piazza del Popolo), della casa del Podestà e della chiesa.

  • Anche Rocco Papaleo, nel 2010, decise di ambientare a Guardia Perticara qualche sequenza del suo film "Basilicata coast to coast".

  • Alcune puntate di un reality della tv brasiliana sono state ambientate proprio in questo piccolo borgo lucano.



Cenni Storici
Il borgo di Guardia Perticara pare fosse abitato già prima dell'era cristiana. I ritrovamenti della necropoli in Contrada San Vito risalgono ad un periodo a cavallo tra l'età del Bronzo e l'età del Ferro (XVII-IX sec. a. C.). Questi villaggi di capanne erano abitati dagli Enotri, e posti sull'alto dei colli, in posizione di controllo del territorio. Da pastori e agricoltori, a partire dal VII secolo a.C. questi intrapresero rapporti con i mercanti delle colonie greche sulle coste dello Jonio, arricchendosi, come si evince dai corredi funebri, dal vasellame e dai tanti altri oggetti rinvenuti, di chiara influenza ellenica. Le famiglie locali, dunque, attingevano usi e costumi sì dal mondo greco, ma anche da quello tirrenico ed etrusco poiché la posizione delle vallate del Sauro e dell'Agri favoriva i flussi attraverso l'Appennino.

Un primo insediamento fortificato, nel periodo bizantino e longobardo (X-XI secolo), si formò in forma concentrica sulla collina del Castello. Il nome "guardia" fa appunto presupporre la presenza di un fortilizio in posizione strategica.

Nel X secolo, con gli asceti basiliani, le colline e le campagne di Guardia vennero riscoperte anche per la loro spiritualità, oltre che sotto il profilo agricolo e stanziale. 

In epoca svevo-normanna (XI-XIII secolo), il territorio di Guardia visse una fase di espansione, con la formazione del nucleo attorno alla odierna Chiesa Madre e lungo la parte esterna dei bastioni a ovest.

Il nome completo del borgo - Guardia Perticara - comparve per la prima volta in un atto angioino del 1306; seguiranno una lunga serie di assegnazioni feudali, la più duratura delle quali fu quella dei Carafa, di discendenza spagnola, protrattasi fino al 1638.

L'ultima fase, tra il XVII e il XIX secolo, interessò invece il Casale sulla pendice su-occidentale e, in particolar modo, il dorso dello sprone collinare, con la nascita di palazzine nobili lungo l'attuale Via Garibaldi.

Il malgoverno borbonico diede il via al fenomeno del brigantaggio, cui seguono le aspirazioni rivoluzionarie e repubblicane represse sul finire del XVIII secolo, e i danni del terremoto del 1857 con conseguente esodo migratorio. 

Il terremoto dell'Irpina del 1980 colpì duramente la Basilicata e anche Guardia Perticara, che però seppe operare una ricostruzione esemplare e fedele. 

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Guardia Perticara informa:
Portale turistico di Guardia Perticara, gestito dal Comune.

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