L'incantevole
Castello Visconteo di Vogogna sorge su uno sperone di roccia, a nord dell'abitato.
Fa parte di antico e articolato sistema difensivo, nato come strumento di protezione e controllo sull'intera Val d'Ossola, grazie alla sua posizione strategica.
A commissionarlo fu Giovanni Maria Visconti, che nel 1348 ordinò anche la costruzione di una cinta muraria con alcune torrette difensive, di cui sono rimasti pochi ruderi. Lo stesso castello venne circondato da un recinto, rinforzato ad ovest dove vi era un portale bugnato in marmo di Crevola, con ponte levatoio.
Il Castello, tuttavia, non sfuggì agli attacchi nel corso del tempo, che ne compromisero in parte la struttura; ad attaccarlo furono i domesi guidati dal Marchese di Monferrato nel 1358-1360; gli svizzeri nel 1410-
Nel 1446, Filippo Maria Visconti decise di cedere il feudo di Vogogna e Mergozzo a Vitalino Borromeo, dando l'avvio ad un periodo felice per il Castello, usato dalla nobile famiglia non unicamente come fortezza, ma anche come residenza temporanea, con conseguenti ampliamenti e migliorie degli spazi. Nel 1514, però, la situazione si ribaltò e il conte Lancillotto Borromeo stabilì un blocco degli alimenti, scatenando una violenta rivolta dell'Ossola Inferiore, colpita da carestia e peste. Fu così che nel 1797, i Borromeo vennero privati della giurisdizione ossolana che insieme agli altri territori dell'Italia Settentrionale entrarono a far parte della Repubblica Cisalpina.
Il Castello divenne così proprietà del Comune, che lasciò invariata la funzione della torre di prigione, e destinò le costruzioni annesse ad abitazioni rurali, e le corti esterne ad orto. Fino al 1820, il castello, sotto il dominio sabaudo, continuò a servire da carcere per i condannati del Podestà, dei Giudici e dei pretori e in seguito ai detenuti in transito e per arresti politici dei Carabinieri. Con il trasferimento della caserma a Premosello, il Comune diede il Castello in affitto alla nobile famiglia vogognese Lossetti, che ne fece la residenza di caccia della sottostante Villa Biraghi-Vietti Violi fino al 1952.
Successivamente abbandonato, fu chiuso al pubblico nel 1970 e restaurato dal Comune a partire dal 1990, fino alla successiva inaugurazione delle corti esterne e del giardino, nel 1998, e all'apertura degli interni al pubblico nel 2001.
Curiosità
- Nella notte della vigilia di Natale, tra le vie del borgo e nel Castello va in scena il Presepe Vivente, in un'atmosfera suggestiva tra antichi mestieri e pastori, fino alla capanna della Natività.