La
Chiesa di San Bartolomeo, dedicata al santo patrono di Bojano, è la cattedrale nonché il principale luogo di preghiera del borgo.
Le sue origini sono molto antiche, risalenti probabilmente già al
VI secolo d.C., ma le prime notizie documentate sono del
1073, anno in cui è noto che l’edificio venne restaurato dal
conte Rodolfo De Molisio.
La Chiesa ha un
aspetto disomogeneo ed eclettico, in quanto fu danneggiata dai diversi terremoti che colpirono il territorio e venne ricostruita più volte: un
primo terremoto del
1117 portò alla sua prima riedificazione nel 1215, così come risulta da una lapide, e
altri due terremoti, nel
1456 e nel
1805, demolirono quasi interamente l’antica costruzione medievale, danneggiando in maniera irrimediabile la volta, il campanile e parte della facciata, e obbligando a ricostruzioni totali che fecero acquisire all’edificio uno
stile neoclassico.
Nel 1930, furono intrapresi nuovi interventi di restauro che portarono alla realizzazione da parte dell’artista Romeo Musa di
una serie di affreschi nella volta a botte, nella cupola e nel presbiterio, i quali però furono completamente
devastati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si salvarono solo il perimetro esterno, il lato col portale gotico murato, il campanile e la facciata. La Cattedrale, pertanto, venne
nuovamente restaurata nel 1948.
Negli anni Novanta sono stati avviati interventi di rafforzamento del tetto e nuovi lavori di restauro che hanno portato alla luce l’
abside della cripta, la quale con molta probabilità risale al nucleo originario dell’
XI secolo, come testimoniano le decorazioni romaniche, da cui sgorga dell’acqua, il che lascia intendere che l’altare fu costruito su una sorgente.
All’interno della Chiesa, che conserva l’
antico impianto a croce latina a tre navate, oggi, oltre alla
cripta, potrete trovare anche altre testimonianze architettoniche del passato, come tele, pietre medievali incastonate nelle mura, statue e altro ancora.
Nella
navata di destra, ad esempio, potrete ammirare il
trono del Crocifisso, diverse statue – come quella di Santa Lucia, di San Donato, di Santa Teresina d'Avila e della Madonna del Carmine – e la
Cappella della Madonna di Pompei con la statua di Cristo Risorto e di San Michele e una tela della Madonna Assunta del 1987; mentre nella
navata di sinistra potrete vedere, oltre a diverse statue, una colonna sormontata da un capitello d’epoca medievale incassata nel muro, epigrafi vescovili e papali, un pulpito in legno, l’altare policromo del Settecento dove è collocata la
statua del Sacro Cuore e una teca in cui sono esposte
preziose opere ritrovate nella cripta, come le pregiate ceramiche del IX-XV secolo e un
anello episcopale.
Diverse sono poi le
pitture, come l’affresco del 1983 del Caterina che ritrae il martirio di San Bartolomeo; le tele di Massimo Raffaele Giosia di fine Settecento, che raffigurano la Predicazione di San Bartolomeo nelle Indie e la Conversione e battesimo di Re Polimnio; e i recenti dipinti di Rodolfo Papa, inaugurati nel 2011, che rappresentano il trionfo dei Dodici Apostoli, le Tre Virtù Teologali, le Quattro Virtù Cardinali, il Giudizio Universale, San Pio, Beata Madre Teresa e l'effusione dello Spirito Santo.
Al centro troverete l'altare maggiore, ricostruito nell’Ottocento, con in trono la
statua della Vergine Immacolata circondata dagli angeli, e la cattedra episcopale in legno del 1910.
Da vedere sono anche le novecentesche vetrate istoriate da Nobile De Grandis, gli stemmi di alcuni vescovi, l’organo, un armadio del Seicento con le ante dipinte e il
fonte battesimale del Duecento, con le incisioni di un bue antropomorfo e di un volto umano.
All’esterno potrete ammirare la
facciata a salienti in pietra concia, che un tempo presentava uno stile gotico con un portale ad arco ogivale e un rosone, oggi trasformati in un portale con arco a tutto sesto e in un oculo semplice; l’
antico campanile laterale, probabilmente edificato sui resti di un preesistente edificio sannita, con la
cuspide cipollina tipica delle chiese barocche napoletane; il
capitello del periodo longobardo, collocato sotto l’icona della statua della Madonna; e un'
epigrafe romana, murata alla sinistra del portale nord.
Curiosità
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San Bartolomeo è il santo patrono di Bojano e viene festeggiato nella Cattedrale e per le strade del borgo ogni 25 agosto.
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Viene invocato dai fedeli per proteggersi da diverse malattie cutanee quali l'Herpes labiale. E' inoltre protettore delle attività artigiane che operano con coltelli e arnesi da taglio.