La
Chiesa del Santissimo Crocifisso fu ricostruita durante il Settecento, per volontà degli abitanti, sui ruderi dell'
antica chiesa medievale dedicata a Santa Margherita,
esistente già nel 1492.
In
stile barocco, la facciata si presenta composta da conci tufacei squadrati, con due ordini separati da cornice, chiusa da un timpano affiancato dal
campanile costruito nel 1883.
Accedendo all'edificio, vi troverete dentro un'
unica grande navata a pianta rettangolare, con una volta a botte lunettata e coperta da un tetto a falde che ricade su spessi muri di pietra calcarea. Le decorazioni a stucco che culminano nel presbiterio presentano motivi floreali e fitoformi - d'ispirazione serpottiana ad opera di Nicolò Curti da Castelvetrano nel 1752 - e
angeli e puttini in giallo e oro, posti lungo le cappelle laterali.
Vicino al presbiterio si affacciano
due raffinate balconate in ferro battuto a petto d'oca, con una base polilobata, e non molto lontano trova spazio un bel coro ligneo intagliato, i cui stucchi di color azzurro richiamano il tipico barocco siciliano. L'altare maggiore è costituito da un marmo policromo con intarsi lignei raffiguranti scene della passione di Cristo, proveniente dalla chiesa Montevergini di Palermo, e custodisce il
simulacro del SS Crocifisso raffigurante il Redentore, ascrivibile tra la fine del XV e i primi del XVI secolo. Al centro possiamo ammirare due colonne tortili in stucco a capitelli corinzi su cui risaltano delle decorazioni fitomorfe a spirali terminanti nella nicchia del SS Crocifisso, con un motivo a conchiglia. Nella conca absidale vi è una
raffigurazione di angeli in festa che sorreggono la croce, circoscritti da una cornice mistilinea a sfondo azzurro,
emblema di salvezza e redenzione per l'umanità. Nondimeno, la Chiesa è affrescata da una
serie di dipinti settecenteschi di ignoto autore, come l'Adorazione dei Magi, La Madonna delle Grazie, S. Antonio di Padova e S. Margherita.
Curiosità
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Il nome della Chiesa è stato attribuito dopo il miracolo della pioggia del venerdì 24 aprile 1579, in cui la bara del SS Crocifisso venne portata in processione dopo giorni di siccità.
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La chiesa venne riaperta al culto in occasione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso il 20 aprile 2001, dopo essere rimasta chiusa per 33 anni a causa dei danni subiti dal sisma del '68 che colpì il fiume Belice.