La
Chiesa del SS.mo Crocefisso è situata poco fuori della Porta Nord del borgo.
Edificata nel 1636 su progetto dell’architetto Francesco Scalza di Orvieto, figlio del noto Ippolito, prese il posto di una piccola cappella di cui è rimasta soltanto la parete di fondo - oggi l'altare maggiore - con l’effigie del Crocifisso ritenuto miracoloso.
Solo nel 1700 furono costruite le due cappelle laterali dedicate alla Madonna del Buon Consiglio, molto venerata dai monteleonesi, e alla Madonna Addolorata, di cui custodisce la statua.
Fino a tutto il 1800 la Chiesa fu gestita dalla Confraternita del Crocifisso e ne era custode un eremita; dopo il 1800, ne fu custode un sacrestano con famiglia che risiedeva in una modesta casetta accanto alla Chiesa.
E' stata riaperta al culto nel 2004 dopo aver subito un rivoluzionario restauro.
Curiosità
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Prima della costruzione della nuova Chiesa, verso i primi del '500, fu realizzato un ampio portico antistante ancora visibile che aveva due scopi: uno di culto, per accogliere i devoti che volevano fermarsi in preghiera; un altro di assistenza, per dare ospitalità durante la notte o in caso di pioggia, ai numerosi viandanti e pellegrini diretti a Roma o ad Assisi.
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I lavori per la costruzione della nuova Chiesa furono finanziati in larga parte dalla Comunità. Il Comune volle testimoniare la propria fattiva collaborazione facendo scolpire il suo stemma sul portale insieme alla data di costruzione.
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Il complesso ospita da circa 30 anni la sala di musica della locale Banda Musicale, la più antica associazione del borgo con oltre 170 anni di ininterrotta attività. Fu fondata durante il turbolento 1848 dal gruppo "Dilettanti del suono e del canto", e in occasione del suo 150º anniversario è stato stampato il libro "La musica di Monteleone" scritto da Sergio Giovannini e Carlo Carloia.