L’antica
Chiesa della Madonna del Carmine è stata danneggiata dal terremoto del 1998.
Alla chiesa si accedeva da una scaletta a ballatoio costituita da tre\quattro gradini a destra e tre\quattro gradini a sinistra. Attraverso un portone a due ante in legno massello, inserito in una struttura ad arco, si accedeva all’unico ambiente mentre, entrando a sinistra, tre arcate con affreschi occupavano l’intera parete.
Grazie al Programma Regionale degli interventi da eseguire per la riparazione degli edifici monumentali, danneggiati dal terremoto del 29.09.1998, è stato previsto il consolidamento delle strutture e il restauro architettonico della chiesa. L’incarico per la redazione del
progetto di restauro e recupero funzionale della Chiesa Madonna del Carmine, è stato affidato all'architetto Giovanni Tempone, il quale ha cercato di intervenire mediante un ripristino quanto più fedele al prospetto originario.
Curiosità
- Secondo la memoria degli abitanti, nel primo arco vi era un affresco raffigurante la Madonna delle Grazie, mentre nel terzo arco vi era un affresco che raffigurava la Madonna col Bambino. Entrando a destra, invece, vi era un arco con un affresco in cui era rappresentato un monaco o vescovo, seguito da una nicchia e subito dopo un finestrone che si affacciava sul fiume Maglia. Frontalmente, all’ingresso, sopra l’altare in stucco di colore blu, incastrato tra due archi nel muro, vi era una nicchia quadrata che ospitava una tela raffigurante la Madonna del Carmine. La statua della Madonna, invece, era posta a destra dell’altare ed era illuminata dalla finestra.