La
Chiesa di Sant’Antonio da Padova, insieme al magnifico
chiostro interamente decorato da un ciclo di raffinate pitture che ritraggono la vita del Santo, fa parte dell’omonimo
complesso conventuale risalente alla fine del Cinquecento.
Venne edificata da maestranze lucane
tra il 1586 e il 1591 e fu curata prima, dai frati minori dell’Osservanza di Principato Citra provenienti dalle coste del salernitano, e poi, dai frati della Provincia di Basilicata.
Nel corso del
XX secolo, la struttura ha subìto numerosi interventi di restauro e consolidamento, durante i quali è stata riportata alla luce l'antica
cripta che si trova sotto il pavimento della navata.
All'esterno la Chiesa presenta una
facciata semplice e lineare, che sporge su un ampio piazzale ed è impreziosita da tre finestroni rettangolari e da un portale in pietra del Seicento, ornato da uno stemma gentilizio e sovrastato da una lunetta in cui si trova un affresco raffigurante la Madonna. Sul retro della costruzione, si erge il
campanile a forma di parallelepipedo, dotato di finestre rettangolari su tutti e quattro i lati e ornato da un orologio a quattro quadranti.
Internamente, l’edificio, ad un'unica navata, è costituito da una controsoffittatura in legno dipinto e custodisce
opere d’arte di grande valore: alle spalle del presbiterio potrete ammirare una nicchia con la
statua di Sant’Antonio e un Crocifisso ligneo, mentre lungo le ali laterali potrete osservare i
sei pregiati altari in marmo, tra i quali si distinguono quello sulla destra del 1688, dedicato alla Madonna Addolorata che conserva un’icona della Vergine e una
tela ad olio raffigurante San Michele Arcangelo, e quello sulla sinistra intitolato a San Francesco d'Assisi e risalente al Settecento.
Lungo la navata sono presenti gli altri quattro altari marmorei dove sono collocate in quattro nicchie le
statue di San Vito, di San Giuseppe, dell’Immacolata Concezione e della Madonna di Costantinopoli, e troverete anche
due tele raffiguranti la Gloria di Sant'Antonio e la Madonna col Bambino del pittore lucano Giovanni De Gregorio, detto il “Pietrafesa”.
Da vedere anche il
pulpito in marmo policromo scolpito nel 1934 e posto sulla parte destra della navata, l’
ambone ligneo e la
sede della presidenza in legno dorato.
Curiosità
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Sant’Antonio da Padova, festeggiato il 13 giugno, fu un frate appartenente all’Ordine Francescano e un abile insegnante di teologia, mandato dallo stesso San Francesco a predicare in Francia per contrastare la diffusione del movimento eretico dei catari. È il protettore di poveri, oppressi, orfani, prigionieri, naufraghi, bambini malati, vetrai, reclute, donne in stato interessante, affamati, viaggiatori, animali, oggetti smarriti, pescatori, cavalli, marinai, nativi americani, fidanzati, matrimonio e di numerose città.
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Oggi il Convento di Sant’Antonio ospita le suore di Santa Maria Bambina e la Chiesa accoglie i parrocchiani della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, nell'attesa che questa venga ricostruita.