La
Chiesa di Santa Maria della Catena si trova nel cuore del
quartiere Baglio Ficara, di cui la Madonna della Catena è patrona e protettrice.
L’edificio iniziò ad essere costruito nel
1865, grazie alle offerte dei fedeli del quartiere, e fu terminato solo nel
1893, come riporta la data incisa sulla copertura lignea dell’architrave, posta all’entrata della Chiesa.
Ancor prima della fine dei lavori, i fedeli commissionarono allo scultore Francesco Lo Turco di Gallodoro la realizzazione di un
simulacro della Madonna, secondo le sembianze della statua dedicata alla Vergine già adorata nel santuario di Mongiuffi, che fu pronto in breve tempo, prima che la Chiesa fosse ultimata, e che per tale motivo fu conservato temporaneamente nella piccola Chiesa del Santissimo Crocifisso.
Agli
inizi del Novecento, poiché il quartiere Ficara cresceva e il numero dei fedeli aumentava, si resero necessari dei lavori di ampliamento che furono realizzati su iniziativa del presbitero Carmelo Saccà con l'appoggio dell'arcivescovo Monsignor Paino.
Nel
1937 fu completata la
nuova struttura, a croce latina, sorta al posto della Chiesa precedente, che venne solennemente inaugurata e benedetta l’8 agosto dallo stesso Arcivescovo.
Nel 1975, fu consacrato un primo altare “ad coram”, in cui sono custodite le
reliquie dei Santi martiri Placido, Fazio e Flavia.
All’interno della Chiesa, volgendo gli occhi verso l’alto potrete ammirare un
pregiato soffitto a cassettoni con rosoni al centro, un mosaico della Madonna della Catena situato sopra il portale, gli stucchi di Salvatore Maccarrone di Furci Siculo, una statua della Vergine e due vetrate artistiche che raffigurano il
miracolo fatto dalla Madonna ai tre condannati palermitani secondo la leggenda da cui il culto stesso prende origine.
Potrete osservare anche l’altare principale in marmo policromo con la cappella della Madonna della Catena, gli altari laterali in marmo bardiglio, l’altare dedicato al “S. Cuore di Gesù” e
diversi dipinti: la raffigurazione di Teresa di Gesù Bambino di Rosaria Florio, l’affresco di S. Giuseppe realizzato dal Vivirito nel 1937, le tele dell’Addolorata e della Madonna di Pompei realizzate da Mario Barberis, il dipinto raffigurante la Vergine della Catena di Mario Vaccaro risalente agli inizi del Novecento e i più recenti quadri di Padre Pio e della Madonna Carmelo.
Potrete apprezzare anche le
preziose vetrate artistiche che ritraggono S. Pietro Apostolo, S. Paolo, S. Giovanni Evangelista, Cristo Re e il Cuore Immacolato di Maria; una
croce prospettica dipinta da Salvatore Messina nel transetto; una
Via Crucis realizzata su compensato da Barberis; le
statue scolpite tra l’Ottocento e il Novecento dell’Immacolata, di San Giuseppe, dell’Addolorata con un'aureola settecentesca, della Madonna con Bambino; e una
seconda statua della Madonna della Catena risalente alla prima metà del XX secolo.
Curiosità
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Nella Chiesa, ogni anno, la prima domenica di settembre viene celebrata la festa in onore della Madonna della Catena. Anticamente vi era l’usanza dei devoti di percorrere in ginocchio il tragitto per arrivare alla Chiesa.
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Il simulacro della Madonna, nei giorni della festa, è adornato da un prezioso mantello aureo, arricchito da gioielli e oggetti preziosi che ancor oggi i devoti sono soliti donare ex-voto.