L'edificazione dell'antica
Chiesa di San Salvatore non è databile, sebbene la porta maggiore e quella laterale facciano presumere sia romanica.
Della
quattrocentesca chiesa primitiva - che probabilmente sorgeva nello stesso sito e fu abbattuta da un terremoto - si possono ammirare alcuni pezzi che formano le due porte e la
splendida acquasantiera con il divino pellicano nel cavo.
Sulla facciata principale potete notare un
orologio pubblico, opera della Ditta Curci di Napoli, inaugurato e benedetto nel 1925 per soddisfare il desiderio della popolazione che non ne aveva mai avuto uno.
Al suo interno custodisce una bella statua della
Immacolata, del Citarelli o del Di Zinno, e uno sfarzoso trono con la
Madonna del Carmine.
Curiosità
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Sull'altare maggiore vi era un tempo un dipinto, copia di parte della Trasfigurazione del Sommo Raffaello. Oggi è custodito presso la Chiesa di Santa Maria del Giardino.
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Nel Novecento, la campana della chiesa si ruppe e fu rifusa dalla famosa Ditta Marinelli di Agnone. La fusione avvenne nella Chiesa di San Rocco, costò circa 2000 lire raccolte dalle offerte del popolo e risultò pesante dieci quintali e mezzo.