La
Chiesa Matrice dedicata a Santa Maria Annunziata, ubicata nella piazza centrale del paese, rappresenta il cuore pulsante del borgo anche grazie alla sua posizione. Essa sorge su un'antica chiesa omonima medievale distrutta, fatta edificare dall’arcivescovo Rainaldo, mentre la nuova costruzione avvenne nel 1854 e interessò anche l'asse di orientamento, che venne ruotato posizionando oggi la chiesa di fronte al castello.
L'edificio si presenta con una
facciata in pietra bianca, simbolo della semplicità geometrica che si riversa anche all'interno della chiesa, affiancata da due lesene a sostegno di un timpano con un semi-oculo cieco centrale. Al di sopra dell'architrave si può leggere un'epigrafe latina che rievoca la data dell'edificazione dell'edificio, per volere dell'arcivescovo Clary. Il
portale bronzeo, realizzato in occasione del
giubileo del 2000, reca la figura del
patrono Sant'Amatore scolpita a bassorilievo
e ci conduce all'interno della chiesa.
L'edificio consta di un'
unica navata con volta a botte ed è caratterizzato da muri laterali con archi a tutto sesto definiti da alcune lesene a capitello ionico e tre cappelle per lato. La Chiesa custodisce dei veri e propri tesori, come il
quadro dell'Annunciazione e le
statue dei Santi Patroni San Raffaele e Sant'Amatore. Di quest'ultimo, la statua lignea è conservata all'interno di una nicchia alla destra dell'altare maggiore, in cui il santo è raffigurato con una sottana nera e una cotta d'argento; sotto l'altare si conserva la sua
reliquia, una tibia del Santo, racchiusa in un
elegante reliquiario in ebano e donata nel 1670 da Papa Clemente X. Interessante è il quadro raffigurante "
Lo sposalizio di Santa Caterina", situato sull'architrave dell'ingresso secondario, attribuito alla scuola fiorentina del XII secolo. Il dipinto è su legno, con una cornice dorata intagliata sorretta da quattro puttini, con volute laterali e sormontata da una testa di un angelo alato. Notevole è l'
altare in pietra, opera settecentesca, recante un paliotto con uno scudo al centro, corredato da volute e fogliame a rilievo. Su di esso, si apre una nicchia contenente la
statua della Madonna del Carmine.
A corredo dell'edificio, si erge la
torre campanaria, costituita da grossi conci in pietra e suddivisa in due ordini, di cui l'ordine superiore costituisce la cella campanaria caratterizzata da lesene angolari e bifore, mentre l'ordine inferiore conserva i
ruderi dell'antica abside.