Situata nel rione Capolaterra, la
Chiesa Nuova di Sant'Antonio da Padova fu costruita nel 1958, da una costola dell'antica omonima chiesa del Convento di Santa Maria Maddalena (1594), distrutta dai bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale.
In stile contemporaneo, presenta una imponente facciata in
pietra di Teggiano.
Al suo interno, a navata unica, custodisce interessanti testimonianze del Settecento, come una tela raffigurante la Madonna delle Grazie e la
statua lignea di Sant’Antonio da Padova proveniente dalla Chiesa del Convento e scampata miracolosamente alla distruzione.
Sulla navata centrale spicca un mosaico del 1958, raffigurante
un miracolo di Sant'Antonio - "La predica ai pesci" - opera del
maestro Antonello Leone di Montemurro. Lo stesso artista ha realizzato anche i 14 quadri della via crucis. Altre interessanti opere sono quelle realizzate dal
maestro Antonio Cirelli di Montemurro, ovvero il pannello sotto la mensa raffigurante l'Ultima cena, quello sotto l'altare di sinistra raffigurante Cristo che parla alla folla, e quello sotto l'altare di destra raffigurante la deposizione nel sepolcro.
Colpita dal
terremoto del 1980, venne consolidata mediante la costruzione di contrafforti esterni in pietra squadrata lungo i due lati.
Curiosità
-
La capacità di resilienza dei corletani a seguito dei bombardamenti del 1943 fu tale da spingerli, pur senza più un tetto, a fare una colletta per la ricostruzione di questa Chiesa affinché con la sua imponenza potesse ricordare la grandezza dell'intera comunità.
-
La settecentesca statua di Sant'Antonio da Padova venne restaurata dal locale maestro artigiano Egidio Lauria, che per salvarla dal tarlo la sottopose ad una quarantena in una camera satura di gas. Ne modificò il poggio con un ceppo di legno d'ulivo e ne impreziosì la base con due angioletti ed una sorta di nuvola dove lievita il Santo.
-
In passato, il campanile della Chiesa era solito suonare ogni sera l'Ave Maria, per invitare i lavoratori a rientrare dai campi.
-
La statua di Sant'Antonio da Padova viene portata solennemente in processione il 13 giugno di ogni anno. Sebbene il protettore del borgo sia San Potito, i corletani sono particolarmente devoti a Sant'Antonio da Padova e a San Rocco.