Fondato nel
1478 dai
Francescani Minori Osservanti, il
Convento di Santa Maria di Gesù fu voluto da
frate Bonifacio, Commissario per la Basilicata, con l'ambizioso obiettivo di fondare una provincia francescana autonoma per la regione. Il convento divenne rapidamente un centro di spiritualità e cultura, ospitando fino a
venti frati alla fine del Cinquecento.
Nonostante il suo periodo di fioritura, nel corso dell’Ottocento, con il ritorno dei Borboni, l'Ordine venne soppresso e il convento smise di ospitare i monaci. Inoltre, il
terremoto del 1857 scoraggiò ogni tentativo di ricostruire la vita religiosa. Oggi, però, il Convento ha trovato nuova vita ed ospita il
Museo delle Tradizioni Popolari, offrendo ai visitatori uno sguardo affascinante sulla cultura e il folklore locale.
Adiacente al Convento sorge la
Chiesa di Sant'Antonio di Padova, riedificata nel
1646 dopo essere stata danneggiata, e al cui interno sono custoditi tesori artistici di grande valore. Tra questi spiccano un magnifico
Coro Ligneo di fine Ottocento, un'interessante scultura in pietra di
Sant'Antonio, e un suggestivo
dipinto su tela realizzato da
Francesco Guma da Pignola nel Seicento.
A completare questo quadro di fascino storico si erge il
Campanile, che svetta alle spalle della chiesa, diventando una presenza iconica nel panorama del borgo di Viggiano. Da qui, i visitatori possono godere di una vista spettacolare che abbraccia i tetti del borgo e le montagne circostanti.
Curiosità
- Tra il 1873 e il 1895, il Convento di Santa Maria di Gesù ospitò il Convitto del Ginnasio, diventando un importante centro di istruzione per la comunità locale. Nel 1884, il Commissario d'Esame fu nientemeno che Giovanni Pascoli, celebre poeta, accademico e critico letterario del Novecento. La presenza di una figura così illustre rende questo luogo ancora più significativo, testimonianza del suo ruolo culturale di rilievo nel passato.