Il
Monastero maschile di San Salvatore de monte Caprario sorge in posizione isolata, a 857 m s.l.m., e dipende dall'
Abbazia benedettina di San Salvatore Telesino.
Sospeso sul vuoto per tre dei suoi quattro lati, era
un monastero-fortezza in quanto munito di sistemi di difesa dagli attacchi.
Ancora oggi la Chiesa del S. Salvatore è
meta di pellegrinaggi da parte dei devoti dei paesi del Monte Maggiore. La sua facciata ha subìto delle modifiche dovute probabilmente ad un terremoto in epoca aragonese. L'altare fu rifatto grazie all'offerta di un fedele nel 1945 e copre probabilmente il rivestimento antico.
La cripta, in parte scavata nella roccia, è sicuramente divenuta nel tempo una
cripta funeraria come testimoniano i ritrovamenti di ossa avvenuti durante i lavori di risistemazione della pavimentazione.
Curiosità
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Da circa 10 anni questo sito - opportunamente attrezzato - attira gli appassionati di arrampicate che apprezzano la pulizia e la solidità della roccia.
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Per la pace e la frescura del luogo, Sant'Anselmo d'Aosta - Primate di Canterbury - scelse il Monastero nel 1089 per scrivere una delle sue opere più importanti: il Cur Deus Homo. Il suo fedele discepolo descrisse così quel luogo: "la nostra dimora era situata nella sommità dei monti, libera dal tumulto delle folle come se si fosse nel deserto".
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Re Ruggero il Normanno abbandonò l'assedio di Capua per 2 giorni soltanto per poter conoscere Anselmo detto "Doctor Maqgnificus".