L'
Etnomuseo della Cultura Arbëreshe si trova in pieno centro storico, all'interno di un ottocentesco palazzo signorile.
All'interno del museo, disposto su due piani, si possono ammirare costumi tradizionali arbëreshë, arnesi della cultura pastorale, un antico telaio utilizzato per realizzare i tessuti di ginestra e altri oggetti domestici tipici di questo antico popolo Arbëresh che ha saputo conservare nel corso dei secoli tutte le peculiarità della terra d'origine.
E' inoltre presente materiale fotografico dei primi del Novecento, raffigurante la popolazione locale e le comunità emigranti, e un cospicuo fondo bibliotecario sull’arbëresh della regione Basilicata e delle altre regioni d’Italia.
L’ingresso è gratuito.
Curiosità
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La collezione del museo è frutto delle donazioni della comunità.
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All'interno del museo vi è anche un laboratorio per la costruzione di strumenti musicali, specialmente della surdulina, un tipo di zampogna tipico delle comunità albanesi.
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Tra le figure più attive nella valorizzazione del patrimonio culturale del borgo vi sono Papas Antonio Bellusci, promotore della rivista Vatra Jone; la poetessa Enza Scutari, per la valorizzazione della lingua; Pasquale Scutari, per gli aspetti linguistici; Nicola Scaldaferri per gli aspetti musicali. A partire dagli anni Ottanta varie associazioni si sono attivate nella promozione di eventi, tra le quali in particolar modo il Circolo culturale Vellamja, Voxha Arbëreshe, Vatra Jone, Vjesh.