La
Grotta dei briganti è una suggestiva cavità rocciosa, situata ai piedi di una parete di 40 metri, sulla cui vetta sorge arroccato il borgo di Gorgoglione.
Formatasi nel corso del tempo, col contatto tra le arenarie e le argille, questa grotta viene chiamata "dei Briganti" poichè sarebbe stata il rifugio di questi, nel periodo delle loro incursioni. Il tempo e gli agenti atmosferici hanno continuato a modellare le pareti che sovrastano la grotta, creando singolari forme antropomorfe.
Le rocce della volta sono state levigate dall'azione dell'acqua del vicino vallone, e presentano sfumature che vanno dal grigio, al rosa, all'ocra e al bianco; qua e là, riflesse dalle luci artificiali, si possono notare anche particolari sfumature celesti e argento.
La Grotta si raggiunge comodamente attraverso una strada che culmina in un anfiteatro dove vi è l'ingresso.
Il pianoro antistante la grotta, un verde prato pianeggiante, regala una speciale esperienza sensoriale, che unisce la sensazione di tepore dei raggi di sole, indirizzati qui dalla morfologia della valle; il profumo delle erbette aromatiche spontanee (soprattutto la mentuccia); il gorgoglìo dell'acqua in lontananza; e la vista, il tatto e il gusto dei fiori e dei frutti dell'albero del corbezzolo, che spicca tra la vegetazione.
Curiosità
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Si narra che le giovani formazioni stalattitiche siano il ricordo delle gabbie poste in quel luogo dai maghi, per proteggere un antico tesoro.
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In questa valle scorreva un tempo "U Fuosso", un vallone rigoglioso e imponente che ha generato nei secoli la Grotta del Brigante. Oggi, nonostante sia stato incanalato sotto terra dall'uomo, fa capolino tra le rocce vicino all'albero del corbezzolo.