Una passeggiata a Casamassima non può escludere sicuramente la parte antica che ha fatto guadagnare al borgo l'appellativo di
"Paese Azzurro".
Ancora oggi, il borgo antico conserva abitazioni e monumenti che presentano innumerevoli sfumature d'azzurro che hanno ispirato numerosi artisti.
E' d'obbligo perdersi tra viuzze, chiassi, vicoli, piazzette per ammirare la bellezza delle mura e dei coloratissimi fiori che troverete su vignali e scale.
Curiosità
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Negli anni Sessanta, il pittore milanese Vittorio Viviani, passando casualmente per i vicoli azzurri del borgo ne rimase stupefatto e dipinse nel 1976 l'olio su tela "Paese Azzurro", definendo Casamassima per la prima volta con questo splendido appellativo.
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Se fino ad oggi si era ritenuto che le pareti fossero state ridipinte nel 1600 per igienizzare il paese e sfuggire alla peste - scegliendo il colore azzurro come il velo della Madonna di Costantinopoli - secondo un recente studio dell'architetta Marilina Pagliara, la colorazione sarebbe da ricondurre ad una piccola comunità ebraica che trovò rifugio tra le mura dell’antico borgo. Questa ultima ipotesi legherebbe Casamassima alle città blu del mondo: Jodhpur in India, Safad in Israele e Chefchaouen in Marocco.
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Dal 2019 Casamassima è gemellata con il comune di Chefchaouen in Marocco, il più famoso paese azzurro al mondo.