Nel centro storico del borgo, tra i tanti edifici storici, potrete ammirare il trecentesco
Palazzo Pretorio, un tempo sede amministrativa, il cui stile ricorda quello di altri broletti lombardi.
Al suo interno custodisce un interessante reperto scultoreo del III secolo a. C.: il cosiddetto
Mascherone Celtico.
La testa, secondo gli studiosi, sarebbe stata ricavata da un grosso ciottolo di fiume o da un blocco di cava di pietra ollare della Valle Antrona, e sarebbe databile tra la fine del III e il II secolo a.C.
Il soggetto raffigurato sarebbe l'Apollo celtico,
Verkos o
Belenos, divinità della vegetazione e delle acque salutari, a cui era sacro l'albero del tasso. Il reperto testimonierebbe quindi la presenza di un culto apollineo preromano, conservatosi fino alla reinterpretazione in senso cristiano.
Stilisticamente la testa aderisce ai canoni dell'arte celtica transalpina, trovando confronti puntuali con alcuni reperti dell'Europa orientale, e rappresenta l'unico esemplare di plastica preromana del Piemonte in cui non compare alcuna influenza etrusco-italica.
I grandi baffi a manubrio determinano l'impostazione generale del volto, diventando un tutt'uno con il naso e gli occhi ovaleggianti; ai lati degli occhi e sulla fronte sono presenti incisioni a tridente, elementi fitomorfi che denotano una tendenza al decorativismo antinaturalistico tipica dell'arte celtica, e che richiamano iconograficamente lo schema della "corona di foglie" del V secolo a.C., impiegato nella rappresentazione di divinità o principi defunti eroizzati. Anche le incisioni a spirali sulle guance, quasi completamente abrase, sono totalmente estranee all'arte romana e medioevale.
La testa di Dresio, contemporanea alla fase iniziale della necropoli preromana di Ornavasso, testimonia dunque l'eccezionale qualità della cultura figurativa dell'Ossola Leponzia e la resistenza alla romanizzazione, di cui il "Mascherone" può essere considerato il manifesto.
Curiosità
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Nella piazzetta antistante Palazzo Pretorio, è possibile ammirare una splendida fontana in marmo rosa di Candoglia.
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Nel porticato di Palazzo Pretorio, si svolgeva in passato il famoso mercato settimanale.
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Il Mascherone è stato ritenuto per secoli piatto, poiché un tempo inglobato in una fontana benedetta presso l'oratorio di San Pietro, nella frazione di Dresio; dalla sua bocca, fuoriusciva un cannello d'acciaio per il passaggio dell'acqua. Solo una volta smurato, se ne è scoperto lo spessore.