Il rudere del
Monastero di S. Maria dell'Aspro o di Loreto (ex convento di Santa Maria di Loreto) è posto su un pendio naturale in località Santa Maria d'Aspro, raggiungibile dalla strada che collega Villa d'Agri (frazione di Marsicovetere) a Marsicovetere.
La storia di questo antico convento francescano del XII secolo è legata ad un evento importante per il borgo: l'arrivo del frate francescano dissidente Angelo Clareno nel 1334. Il frate, perseguitato per contrasti con la Chiesa romana, si rifugiò nel borgo, luogo in cui rimase fino alla morte nel 1337. Alcune fonti rivelano che Clareno compì in vita alcuni prodigi, custoditi in un manoscritto intitolato "Miracula", e che stesse per diventare "Santo"; grazie alla sua fama di traumaturgo, era infatti considerato "beato" dai suoi numerosi seguaci, giunti in pellegrinaggio anche durante la sua permanenza nel piccolo convento del borgo lucano.
Il poderoso complesso, gravemente colpito dai terremoti del 1857, del 1980 e del 1998, rappresenta una delle più pregevoli testimonianze architettoniche ereditate dal passato.
Oggi il convento è un luogo dove ritrovare calma e pace interiore.
Curiosità
- I reperti archeologici recuperati in corso di scavo, datati tra il XIII e il XV-XVI secolo, sono depositati presso il laboratorio del Museo Archeologico di Grumento Nova.