Il
Palazzo Ducale è un edificio storico attualmente in fase di restauro, di cui colpisce subito l'originalissima facciata a motivi geometrici e floreali, che ricorda quella della chiesa del SS. Corpo di Cristo e, nelle forme, il barocco leccese.
E' stata per quasi un secolo la residenza signorile dei terribili Ceva Grimaldi, duchi di Telese dal 1682 al 1764. Oltre ad avere una funzione residenziale, aveva anche una funzione amministrativa, con l'erario per l'amministrazione delle terre e per l'esazione delle gabelle, la corte di giustizia e le carceri.
Il Palazzo fu successivamente la residenza del duca di Campolieto Lucio di Sangro, che nel 1779 acquistò il Ducato e lo tenne fino all'eversione della feudalità nel 1806. Nel 1815 lo stabile era solo luogo di giustizia e sede di uffici e carcere. Dal 1844 fu trasformato in ospedale per i soldati di passaggio. Dal 1861 al 1962 quasi tutto l'edificio fu adibito a caserma dei carabinieri e subì varie modifiche; successivamente, fu addirittura ampliato ad est con la realizzazione di una scala laterale fino al primo piano che compromise l'unità architettonica del palazzo. Tra il 1950-1960 ospitò la scuola di avviamento professionale e una scuola elementare, mentre al contempo alcuni vani al pianterreno furono locati ad uso abitativo.
Abbandonato dal 1967, il palazzo in stato di degrado è stato riacquistato nel 1986 dal Comune di Solopaca e in seguito vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle province di Caserta e Benevento.
I locali al piano terra, che ospitavano al tempo le carceri, sono oggi la sede della Pro Loco.
Curiosità
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In seguito al sisma del 1688, il palazzo ospitò per qualche giorno le Clarisse di Cerreto Sannita.
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Nel 1701, nel Palazzo si riunirono i congiurati di Macchia, la nota cospirazione fallimentare messa in atto dalla nobiltà napoletana con l'intento di rovesciare il governo vicereale spagnolo, in seguito alla morte di Carlo II di Spagna che segnò l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo. Tra i partecipanti alla congiura, Carlo di Sangro dei marchesi di San Lucido e Giuseppe Capece dei marchesi di Rofrano furono giustiziati, mentre gli altri si rifugiarono presso la corte imperiale a Vienna.