Il
Palazzo Laspro è un edificio storico di Balvano, costruito
nel 1750 nel centro storico del borgo, in Via Umberto I.
Venne edificato come
residenza signorile della famiglia aristocratica Laspro e fu la casa natale dell'Arcivescovo di Salerno e già Vescovo di Gallipoli e poi di Lecce,
Valerio Laspro, conosciuto per le sue posizioni antiunitarie; oggi appartiene ai suoi eredi.
Il Palazzo fu arricchito negli anni da vari elementi architettonici, ma subì
pesanti danni in seguito al terremoto dell'Irpinia del novembre 1980, con il crollo della copertura e di parte del primo piano. Fu, in seguito, interessato da lavori di restauro che hanno riportato l’edificio al suo originario splendore.
Il Palazzo, circondato da
alberi secolari, presenta oggi uno
stile nobile e raffinato, con balconi e finestre disposti in modo simmetrico. Si estende su una superficie di circa 1000 m² e si sviluppa su
due piani, collegati da una scala principale dotata di ringhiere in ferro battuto e gradini in pietra. Al suo interno si trovano numerose stanze, saloni, bagni e arredi d’epoca di grande pregio.
Curiosità
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Il Palazzo ha ospitato personaggi illustri come Vittorio Emanuele II, la regina Margherita, l'onorevole Francesco Saverio Nitti, Giorgio Almirante e altre personalità storico-letterarie.
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Palazzo Laspro, insieme al Casino Laspro, residenza rurale della famiglia, offrì rifugio a molti ebrei perseguitati nel corso della seconda guerra mondiale.