La
Rocca di San Salvatore Telesino era una architettura militare sita su di un colle che domina l'abitato di
San Salvatore Telesino e della quale restano oggi alcuni ruderi.
Storia
Venne costruita nel
XIII secolo per volere dei conti Sanframondo in una posizione strategica su di un colle che domina la
Valle Telesina.
Nel medioevo attorno alla Rocca si formò un borgo dal nome di "Massa Superiore" per contraddistinguerlo da quello di "Massa Inferiore", attuale Massa di
Faicchio.
La rocca ebbe in origini funzioni di avvistamento e di difesa dei possedimenti dei Sanframondo che erano i feudatari di gran parte dei comuni della zona.
A seguito del terremoto del 1349 che provocò la distruzione della vicina
Telesia e la fuoriuscita di vapori sulfurei, i vescovi della diocesi sostarono per diversi anni nella fortezza che in quegli anni venne chiamata "Rocca De Episcopio".
In questo periodo venne costruito all'interno delle mura un palazzo poi detto
Castelluccio.
All'interno delle mura era sita anche la chiesa parrocchiale di
Sant'Andrea che nel
1596 fu trovata da mons. Savino semicadente con un altare maggiore ornato da tre sculture lignee e quattro altari laterali.
Il trasferimento dei vescovi a
Cerreto Sannita, l'acquisto del feudo da parte dei Carafa che non frequentavano queste terre perché abitavano a
Napoli, e la costruzione dell'attuale borgo di
San Salvatore Telesino, furono le cause dell'abbandono della rocca e del borgo di "Massa Superiore".
Descrizione
I resti della Rocca sono ben visibili anche in lontananza e sono costituiti dai tronchi e dalle basi delle torri circolari.
La pianta era rettangolare con quattro torri cilindriche agli angoli.
Sino ad alcuni anni fa era percorribile un cunicolo sotterraneo che univa le torri.