Il
Santuario di Santa Maria da Anzano risale al XII secolo, così come affermano le fonti storiche, quando - secondo un'
antica leggenda - alcuni pastori ritrovarono nel bosco una
statua in legno dorato della Madonna seduta su un trono e intenta a sorreggere il Bambin Gesù con un piccolo mappamondo in mano.
Gli uomini, tentarono di spostarla dapprima a
Trevico, poi a
Zungoli e infine a
Scampitella grazie all'aiuto dei buoi, che avrebbero dovuto tirare il carro su cui vi era la statua. I
buoi, però, rimasero immobili, nonostante
ripetuti tentativi e incitazioni da parte dei pastori. Quest'ultimi capirono, dunque, che la Madonna volesse rimanere proprio in quel luogo, dove venne così costruita la chiesa, originariamente detta
Santa Maria in Silice dal nome della via lastricata a selce.
Inizialmente edificata secondo lo stile romanico e strutturata su tre navate, la chiesa venne distrutta totalmente dal
terremoto del 1930 e ricostruita nel 1932 così com'è attualmente, in mattoni rossi e accompagnata da un bel campanile bianco corredato da un orologio.
Sulla facciata, e più precisamente sulla
porta d'ingresso, troviamo un
bassorilievo a sesto acuto rappresentante la Regina Coeli che sorregge Gesù bambino benedicente.
All'interno, le volte affrescate e le
statue della Madonna Incoronata col Bambino e di Sant'Antonio sono una vera e propria attrazione.
Curiosità
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Nel 1820, Papa Pio VII riconobbe questa chiesa di Anzano come "Santuario". Ai fedeli che vi si recano il 2 febbraio - giorno della festa della purificazione della Beata Vergine Maria - è concessa l'indulgenza plenaria perpetua per ordine del Papa stesso.